L’ipersensibilità elettromagnetica (EHS) o elettrosensibilità è una sindrome associata all’esposizione alle onde elettromagnetiche.
È un disturbo da anni al centro di numerosi studi scientifici e nei confronti del quale, a oggi, non c’è una posizione unanime dei ricercatori ma due distinti schieramenti: una fazione ritiene che le onde elettromagnetiche influiscano in modo negativo sulla salute, mentre un’altra non evidenzia alcuna relazione tra disturbi di salute ed elettromagnetismo.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità si è espressa a riguardo affermando che “l’ipersensibilità elettromagnetica non ha un chiaro criterio diagnostico e non esiste alcuna base scientifica che lega i sintomi della EHS con l’esposizione a queste onde. In più, non c’è una diagnosi medica per questa sindrome e non è chiaro se essa rappresenti un singolo problema medico”.
Qual è l’aspetto controverso di questa sindrome, quali sono i sintomi e perché è difficile darne una definizione clinica?
Premesse
La presenza di sempre più numerosi elettrodomestici e la capillare e repentina diffusione di tablet, pc, smartphone e altri dispositivi elettronici, hanno cambiato le vite di tutti noi che, volenti o nolenti, siamo ogni giorno e da anni esposti alle onde elettromagnetiche emesse da tutti questi oggetti divenuti indispensabili.
Cambiare lo stile di vita e gli strumenti con cui si interagisce in molti casi ha ripercussioni più o meno negative sulla nostra salute psico-fisica; per questo, in concomitanza con la diffusione di i-device e smartphone in particolare, i ricercatori medico-scientifici si sono chiesti come e se le onde elettromagnetiche di questi dispositivi influenzano la nostra salute.
Anche lo Iarc – Agenzia internazionale di ricerca sul cancro – in seguito ad approfondite ricerche scientifiche, nel 2011 ha classificato le radiofrequenze come «possibili cancerogeni» per l’uomo.
Sintomi della sindrome da onde elettromagnetiche
Emicrania, spasmi muscolari, dolori al petto, difficoltà di concentrazione sono i disturbi riportati da un numero crescente di persone, molte delle quali costantemente esposte alle onde elettromagnetiche di telefoni cellulari e pc.
Si tratta di sintomi di natura generica, comuni a molte altre patologie e non immediatamente riconducibili alla sindrome da onde elettromagnetiche.
Questa difficoltà a definire il legame tra causa ed effetto rende difficile il riconoscimento oggettivo della sindrome. Fa quindi notizia il caso di una donna francese di 39 anni a cui il tribunale di Tolosa ha riconosciuto la presenza della malattia da ipersensibilità alle onde elettromagnetiche, e ha stabilito un assegno di €800 al mese per tre anni, rinnovabile qualora continuassero i disturbi dichiarati.
Si tratta di una sentenza destinata a far discutere e a diventare un precedente di riferimento per quanti lamentano disturbi di salute diffusi e costanti sebbene generici, che alcuni riconducono alla sindrome da onde elettromagnetiche e altri a più blande sintomatologie psicosomatiche e autosuggestione.