Divenuta un’espressione per sottolineare o prendere in giro un atteggiamento irascibile e un repentino cambio d’umore, la sindrome mestruale per il 70-80% delle donne si configura come un disturbo tanto intenso da condizionare il proprio benessere e i rapporti sociali, oltre che lavorativi e familiari.
Possiamo definire la sindrome premestruale come un insieme di disagi fisici e psichici che la donna in età fertile vive ogni mese durante la settimana che precede la comparsa del ciclo mestruale.
Cause e sintomi della sindrome premestruale
È difficile definire con certezza quali siano le cause, certo è che si attribuisce molta responsabilità della sindrome premestruale all’innalzamento del livello di estrogeni nel sangue che aumentano la permeabilità capillare, e ai ridotti livelli di serotonina, un neurotrasmettitore la cui carenza spiegherebbe la comparsa di sintomi legati alla sfera emotiva, come irritabilità, cambiamento d’umore e depressione.
Tra le più ricorrenti manifestazioni della sindrome ci sono la tensione mammaria, il gonfiore addominale, i crampi alle gambe, la stanchezza, gli sbalzi di umore e il mal di testa. In modo particolare, si riscontrano di frequente cefalea tensiva ed emicrania.
La ginecologa Rossella Nappi del San Matteo di Pavia spiega che:
“L’emicrania mestruale riguarda il 7-9% delle donne, in 9 casi su 10 si associa a sindrome premestruale severa. Intervenendo su questa si risolve anche il mal di testa, che deriva da uno squilibrio nella soglia del dolore regolata dagli oppioidi endogeni, anch’essi protagonisti del concerto di neurotrasmettitori che si altera con le oscillazioni ormonali. La donna, disegnata per riprodursi, oggi ha molti ruoli sostenuti grazie agli ormoni che nella maggior parte del mese la rendono efficiente e multitasking. In quelli critici ecco il malessere: il segnale che è il momento di tirare il fiato, per poi tornare più energiche di prima”.
Quali sono le soluzioni alla sindrome premestruale?
È difficile, o forse impossibile, delineare sintomi premestruali comuni a tutte le donne: ogni donna conosce il proprio corpo e coglie perfettamente anche i cambiamenti ormonali caratteristici dell’arrivo delle mestruazioni. Allo stesso modo, ciascuna donna impara a riconoscere il rimedio più adatto a sé per convivere al meglio con la sindrome premestruale.
In linea di massima, molto utile è praticare yoga e altre attività che aiutano a rilassarsi e distendere muscoli e nervosismo; la vitamina B6 potenzia il meccanismo della serotonina, il magnesio e il calcio contrastano i disturbi premestruali; un altro utile consiglio è quello di evitare cibi salati per non incorrere nella ritenzione idrica, e fare piccoli pasti frequenti in modo da allontanare la sgradevole sensazione di pienezza costante.
Il supporto più efficace può arrivare solo dal proprio medico che, in alcuni casi, potrebbe per esempio consigliare la pillola contraccettiva contro la sindrome premestruale.