Articolo aggiornato il 24 febbraio 2017.
Tempi duri per i milioni di italiani che soffrono di allergie. La primavera sarà anche la stagione della rinascita ma per molti è il momento dell’anno a più alta concentrazione di fattori scatenanti le allergie. Una delle più diffuse è la rinite allergica, letteralmente infiammazione (-ite) del naso (rino), scatenata da determinati agenti presenti nell’aria a cui alcune persone sono ipersensibili, e questo provoca una serie di disturbi più o meno debilitanti.
Rinite allergica: sintomi e tipologie
La rinite allergia può essere intermittente oppure persistente: quella intermittente si manifesta solo in precisi periodi dell’anno, generalmente a primavera, quando l’aria è satura di pollini; si parla di rinite allergica persistente se gli agenti scatenanti l’allergia non sono solo pollini, muffe e polveri stagionali, ma anche sostanze allergiche presenti negli ambienti domestici come peli di cane e gatto, polvere e acari, solo per dirne alcuni.
I sintomi della rinite allergica sono ben riconoscibili: starnuti, malessere diffuso, prurito al palato, naso ostruito e gocciolante, occhi irritati a tal punto da parlare anche di rinocongiuntivite allergica. Chi soffre di rinite allergica conosce inoltre la sensazione di soffocamento, la difficoltà a respirare che, nei casi più gravi e persistenti, può causare anche l’asma.
Il buon senso vuole che chi soffre di rinite allergica stia alla larga da ambienti in cui può respirare pollini e altri allergeni, ma questo non basta: è necessario rivolgersi a un allergologo per individuare i fattori scatenanti l’allergia e adottare la terapia migliore per alleviare i sintomi. Sì, alleviare i sintomi, perché le cure per la rinite allergica non sono risolutive.
Uno dei test più utilizzati in questi casi è il Prick test: l’allergologo mette sulla pelle del paziente una goccia dell’allergene sospetto e con una piccola iniezione lascia che permei nel derma. Se dopo circa 20 minuti c’è una reazione, tipo un rossore della pelle con rigonfiamento e prurito, allora il soggetto è allergico a quella sostanza somministrata. Il medico allergologo può prescrivere dei farmaci antistaminici per bocca o per inalazione e nei casi più gravi si passa all’immunoterapia, cioè alla somministrazione a piccole dosi dell’allergene che scatena l’allergia, in modo che l’organismo si abitui e ne diventi immune.
È possibile difendersi dalla rinite allergica: basta rivolgersi a un esperto allergologo.
Premetto che sono asmatica, qualche mese fa ho fatto i test allergici risultato positiva solo agli acari. La settimana scorsa ho deciso di comprare un Coker e dal giorno successivo ho iniziato a avere macchie ovunque soprattutto su gola e braccia e accusare un nodo alla gola..come una pallina di pelo e faccio fatica a deglutire. Ho dovuto dare il cane ai genitori del mio ragazzo. Qualcuno mi sa dire se c è il rischio di shock anafilattico o di soffocamento? Ora ho paura di stare a contatto con qualsiasi cane. Non mi so spiegare questa reazione anche perché sono sempre stata a contatto con molti cani ma non mi era mai capitato nulla di tutto ciò.