La Sla, Sclerosi laterale amiotrofica, è una malattia degenerativa del midollo spinale per la quale non esistono cure definitive, e di cui pochi mesi fa si è molto discusso a causa di un cospicuo taglio alla ricerca per questa patologia.
Oggi torniamo a parlare di Sla per dare una buona notizia: uno studio pilota condotto su 82 pazienti ha rilevato che l’acetil-L-carnitina potrebbe avere effetti benefici sui pazienti affetti da Sclerosi laterale amiotrofica, e gli esiti incoraggianti di tale studio potrebbero motivare una ricerca a livello internazionale. I risultati dello studio pilota sono stati presentati dalla Dott.ssa Elisabetta Pupillo del Laboratorio di Malattie Neurologiche dell’Istituto Mario Negri in occasione del convegno “Sclerosi Laterale Amiotrofica: i Malati e la Ricerca”.
Presso lo stesso Laboratorio è stato inoltre effettuato uno studio su 575 pazienti affetti da Sla per verificare se vi sia o meno un’interazione –positiva o negativa- tra lo svolgimento di attività fisiche e i traumi e l’insorgenza della Sla. La ricerca ha evidenziato che fare attività fisica ha un effetto protettivo/benefico.
Restiamo in attesa di conoscere lo sviluppo della ricerca, e da oggi i malati di Sla hanno un motivo in più per affidarsi ai progressi della scienza medica.
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Sono un pensionato di 82 anni e nel mese di maggio 2019 mi è stata diagnosticata la Sla bulbare e come terapia sciroppo di Riluzolo (mattina e sera).Purtroppo , dopo circa 3 mesi di cura ho notato un aumento nella difficoltà nel mangiare ed è anche aumentata la difficoltà a parlare. Chiedo ,cortesemente, consigli per meglio deglutire e se ci sono altri medicinali da sperimentare che sarei ben lieto di collaborare. Chiedo,inoltre,se potete indicarmi terapie e sussidi medici per poter meglio parlare. Vi ringrazio e invio cordiali saluti. Savoja michele. Cell.3290112048