Bere 8 bicchieri d’acqua al giorno e tenersi idratati in modo costante, in particolare durante l’estate e l’attività fisica, sono raccomandazioni che tutti conoscono. Eppure, a volte la paura di bere poco e disidratarsi induce all’eccesso contrario: bere troppa acqua e incorrere all’iperidratazione.
Introdurre nel corpo una quantità eccessiva di liquidi mentre si fa sport può comportare un serio rischio di salute. A sostenerlo è un gruppo di esperti in medicina dello sport che sul Clinical Journal of Sport Medicine ha pubblicato alcune linee guida per bere in modo corretto mentre si svolge un’attività sportiva.
Tra le raccomandazioni per gli atleti, agonisti e non, c’è quella di bere con moderazione prima che si sudi troppo e che si avverta un’intensa sete. Un consiglio semplice ma male interpretato da coloro che introducono molti liquidi prima di sudare per prevenire una carente idratazione.
I rischi di un’iperidratazione durante lo sport possono essere molto seri: nausea, confusione e addirittura ingrossamento del cervello per eccesso di liquidi.
Quando il corpo ha troppi liquidi, si può verificare una condizione di ipoanatramia, cioè un disturbo elettrolitico dovuto a una scarsa quantità di sodio nel plasma. Il calo repentino del sodio sovraccarica i reni che non sono in grado di smaltire il surplus di acqua, da qui comincia un processo per cui le cellule assorbono il liquido in eccesso fino a che si manifesta un visibile rigonfiamento di tutto il corpo. È una situazione che potrebbe culminare in crisi epilettiche, coma o decesso.
Dopo l’attività fisica, si può verificare se si è bevuto troppo in due semplici modi:
– Se il peso è calato del 2% oppure oltre;
– Se l’urina ha un colore più giallo del normale. Il colore scuro delle urine, invece, indica disidratazione.
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