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Stenosi del canale vertebrale: sintomi e trattamenti

Stenosi del canale vertebrale
Stenosi del canale vertebrale - www.istockphoto.com






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Che cos’è la stenosi del canale vertebrale? È una patologia caratterizzata dal restringimento del canale vertebrale che contiene il midollo osseo e le radici nervose. Colpisce soprattutto gli uomini e a partire dai 60 anni di età, anche se non mancano rari casi di stenosi vertebrale tra i più giovani in presenza di stenosi vertebrale congenita o di lesioni alla schiena. La stenosi spinale interessa in prevalenza la zona cervicale e lombare e può essere di due tipi:

  1. La stenosi vertebrale congenita è una rara forma della patologia caratterizzata da un ristretto diametro del canale midollare sin dalla nascita, non si può prevenire.
  2. La stenosi vertebrale acquisita è propria della mezza età e causata da diversi fattori. Per prevenire questa manifestazione della patologia si deve evitare l’eccessivo e prolungato sovraccarico di peso sulla schiena e lo stare troppo tempo in piedi e a camminare.

 

Quali sono le principali cause della stenosi del canale vertebrale? Le cause del restringimento del canale vertebrale possono essere molteplici, le più frequenti sono: artrosi, osteofitosi, degenerazione del disco vertebrale, ipertrofia delle faccette articolari tra le vertebre, spondilosistesi consistente nello slittamento di una vertebra su un’altra. E ancora, lo spazio del canale spinale può diminuire a causa dell’artrite reumatoide, di un tumore che coinvolge il midollo spinale, di un processo infettivo o di un disturbo metabolico che provoca la crescita ossea.

Alcune categorie di persone sono più esposte di altre al rischio di stenosi vertebrale acquisita, per esempio chi pratica sport come il lancio del peso o chi per lavoro trasporta pesanti cariche sulle spalle.

 

Quali sono i sintomi della stenosi vertebrale? I sintomi variano in base a dove si trova il restringimento del canale vertebrale. Il paziente con stenosi cervicale avverte acute fitte di dolore a collo e spalle, senso di vertigine e formicolio alle braccia; chi è colpito dalla stenosi vertebrale lombare lamenta dolore alle gambe, intorpidimento degli arti inferiori, fitte che partono dalle natiche fino ad arrivare ai piedi, difficoltà a camminare o, più precisamente, claudicatio motoria, cioè dolore e zoppia durante la camminata. Si avverte sollievo in posizione supina o, in piedi, inclinando il busto in avanti.

 

Come si esegue la diagnosi di stenosi vertebrale? Per decretare una diagnosi certa di restringimento del canale vertebrale è necessaria l’anamnesi medica e un’indagine radiologica come la TAC o la risonanza magnetica. Entrambe rendono visibile al medico la presenza di anomalie e alterazioni della conformazione di vertebre e colonna.

 

Come si cura il restringimento del canale vertebrale? L’approccio terapeutico alla stenosi è deciso dal medico in base alla natura della patologia e alle peculiarità del singolo paziente. Per avere un’idea di massima, possiamo dire che ci sono cure conservative e terapie chirurgiche.

 

In alcuni casi, il dolore e gli altri disturbi dovuti alla stenosi vertebrale si possono attenuare con farmaci FANS e corticosteroidi. È molto efficace imparare a svolgere precisi esercizi di fisioterapia indicati dal medico: sebbene non risolvano la stenosi, migliorano lo stato di salute generale e aiutano a sopportare meglio i dolori.

In altri casi si può o si deve procedere con interventi chirurgici vertebrali. L’intervento chirurgico per la stenosi spinale cervicale al quale si ricorre più spesso è la foraminotomia cervicale che serve ad allargare il canale spinale per alleviare la compressione sul midollo spinale e i conseguenti sintomi. Mentre l’intervento chirurgico per il trattamento della stenosi spinale lombare è la laminectomia decompressiva, che comporta l’asportazione di porzioni di vertebre, di legamenti o dischi protrusi che causano la compressione dei nervi o del midollo spinale.

 

A questi trattamenti d’elezione si aggiungono la fusione spinale e lo spaziatore interspinoso.

La fusione stabilizza la colonna vertebrale ed è impiegata per il trattamento delle condizioni degenerative della colonna vertebrale attraverso la fusione di due o più vertebre con l’uso di innesti ossei e strumenti come piastre metalliche e viti. Lo spaziatore interspinoso è un piccolo dispositivo impiantato con un intervento chirurgico minimamente invasivo che allevia dolori e formicolii del restringimento del canale vertebrale.

 

Fonte e approfondimenti: www.medtronic.com


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