Tecnostress è un neologismo nato insieme al boom di tablet, PC, smartphone e all’uso di questi dispositivi elettronici per il lavoro, oltre che per lo svago.
Nonostante la disoccupazione imperante, aumenta il numero delle persone impegnate nell’ambito tecnologico: operatori Ict, call center, figure professionali legate alla gestione dei social media e alla creazione di contenuti per il web. E anche i lavori tradizionali hanno da tempo assunto una nuova fisionomia grazie alla diffusione di tanti dispositivi elettronici.
L’eccessivo utilizzo di questi Mobile Internet Device – strumenti per usare Internet – provoca il tecnostress, una malattia sempre più diffusa che si manifesta con mal di testa, problemi intestinali, insonnia, scarsa concentrazione e disturbi visivi.
Il nostro consiglio è di approfittare delle imminenti vacanze estive per disintossicarsi dal lavoro e dal tecnostress. Impossibile? Non è vero.
Per staccare la spina con la tecnologia e Internet si può, per esempio:
– spegnere la connessione almeno per metà giornata
– lasciare a casa il cellulare quando si è al mare o si passeggia
– scegliere un tablet che permetta di leggere quotidiani e libri anche senza la connessione
– imporsi di non collegarsi mai agli account di lavoro o di farlo, occasionalmente, solo poche ore la sera
– non tartassare le persone care – figli, compagno o compagna –con più telefonate di quelle che effettivamente servono
Siamo così tanto immersi in tutto questo che ci sembra impossibile vivere senza la tecnologia eppure, se provassimo a farlo anche solo per pochi giorni, scopriremmo il piacere della vacanza vera. Il silenzio, un po’ di solitudine, l’incontro di persone nuove, un dialogo disteso, pranzo e cena senza fretta, sono piccoli regali da fare a noi stessi per ritrovare l’equilibrio perduto con il tran-tran quotidiano e per annullare il tecnostress. Se non in vacanza, quando?
Per saperne di più, visita il sito www.tecnostress.it.
Fonte Img: Tecnostress.it