Alcune persone trovano adorabile il rossore che in certe situazioni colora le guance dei timidi; le persone timide, invece, vivono quelle stesse situazioni con imbarazzo e paura.
La timidezza può avere numerose cause: scarsa autostima, sfiducia in se stessi, ansia, paura di affrontare cose nuove, e nella maggior parte dei casi è ritenuta una caratteristica emotiva negativa, di certo chi è timido la vive con imbarazzo.
Eppure è possibile trasformare la timidezza in un punto di forza, ad esempio evidenziandone le peculiarità:
- Gli altri parlano, il timido ascolta. A differenza di chi è naturalmente socievole, estroverso e chiacchierone, per la persona timida è molto facile ascoltare l’interlocutore. La capacità all’ascolto è preziosa, specie in una società come quella odierna in cui l’apparire è un valore;
- Empatia garantita. L’inclinazione all’ascolto rende più semplice la nascita di un rapporto empatico: la persona timida è generalmente più comprensiva e sensibile, e dunque è recepita come più vicina;
- Basta uno sguardo per capire come stai. Uno dei segnali più riconoscibili della timidezza è la difficoltà di guardare l’altro dritto negli occhi, ma quando anche questa barriera crolla, la persona timida capisce meglio degli altri lo stato d’animo di chi ha di fronte. Grazie all’empatia di cui è capace, al timido basta uno sguardo per sapere se si trova davanti a una persona arrabbiata o nervosa, triste o nostalgica.
Abbiamo mostrato solo alcuni degli aspetti della timidezza, in un altro post vi daremo dei consigli su come superarla anche perché, una persona estremamente timida, rischia di avere numerose difficoltà a lavoro come nella vita privata. E quando la timidezza diviene patologica, allora è il caso di rivolgersi a un esperto psicologo
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Psicologi consigliato da ABCsalute
Dott.ssa Elena Santomartino
Dott. Stefano Frau
Dott.ssa Gambuzza Laura Maria
Il mio parere: questo simpatico articolo elenca i principali “vantaggi “ derivati dall’essere una persona timida ma, al tempo stesso, si domanda se innanzi a una timidezza eccessiva non sia meglio rivolgersi a un esperto psicologo.Personalmente ritengo che possa considerarsi patologica solo una timidezza invalidante, ossia che impedisca al singolo di agire, prendere decisioni e di relazionarsi con il mondo esterno.In questi casi la timidezza potrebbe essere solo il “sintomo” di un disagio maggiore le cui cause potrebbero risiedere in realtà altrove. Per questo l’intervento esterno potrebbe essere utile per riacquistare la serenità.Voto all’articolo 6/10 Luca
Sì Luca, concordiamo con il tuo punto di vista: solo quando la timidezza diviene invalidante, e dunque patologica, allora è il caso di rivolgersi a uno psicologo, perché potrebbe nascondere una causa più grande di un “semplice” imbarazzo. Grazie per il tuo commento!