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Troppi cibi contaminati sulla tavola degli italiani

Cibo contaminato
Cibo contaminato - iStockphoto.com






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Nel carrello della spesa e sulle nostre tavole arriva ogni giorno una grande quantità di cibo contaminato e potenzialmente nocivo per l’uomo. La Coldiretti lanca l’allarme e diffonde una black list di cibi altamente contaminati importati in Italia da paesi esteri, soprattutto da Cina ed Egitto.

 

La notizia arriva in concomitanza con la Giornata Mondiale della Terra 2016, una ricorrenza nata per sottolineare quanto sia necessario preservare il fragile equilibrio di terre e mari, un obiettivo che passa anche attraverso le scelte alimentari e le tecniche usate per l’agricoltura.

 

Da questo punto di vista, l’Italia risulta essere il paese più virtuoso d’Europa, con 281 prodotti di denominazione Dop e Igp e la presenza di residui chimici irregolari in quantità 4 volte inferiori rispetto alla media europea e 20 volte minore a quella riscontrata nei prodotti dei paesi extracomunitari.

 

Sulla base del rapporto dell’Efsa – Agenzia europea per la sicurezza alimentare – la Coldiretti ha divulgato una lista dei dieci alimenti più contaminati e più consumati da noi italiani:

 

  1. Broccoli cinesi. Nella maggioranza dei campioni è stata trovata presenza eccessiva di acetamiprid, chlorfenapyr, carbendazim, flusilazole e pyridaben.
  2. Prezzemolo vietnamita. Quantità troppo elevate di chlorpyrifos, profenofos, hexaconazole, phentoate, flubendiamide.
  3. Basilico indiano. Contiene il carbendazim, una sostanza ritenuta cancerogena e vietata in Italia.
  4. Melagrane egiziane. Nel 33% supera i limiti di residui chimici stabiliti dalla legge.
  5. Fragole egiziane. L’11% dei campioni supera i limiti di residui chimici stabiliti dalla legge.
  6. Arance egiziane. Il 5% dei campioni supera i limiti di residui chimici stabiliti dalla legge.
  7. Peperoncino della Thailandia. Nel 21% dei casi presenta residui chimici irregolari.
  8. Piselli del Kenia. Il 10%, un caso su dieci, risulta contaminato.
  9. Meloni e cocomeri della Repubblica Dominicana. Sono irregolari nel 14% dei casi per l’impiego di spinosad e cypermethrin.
  10. Menta del Marocco. Il 15% dei campioni è risultato irregolare.

 

Per evitare il cibo contaminato basterebbe riconoscere e comprare solo frutta e verdura prodotte in Italia, e per essere certi di fare la scelta giusta c’è solo un modo: acquistare prodotti italiani e locali a km0. Certo, un grande aiuto potrebbe arrivare da un’etichetta che spieghi in modo chiaro le caratteristiche dell’alimento e la sua provenienza, oltre magari a indicare l’attività fisica necessaria a smaltire le calorie in eccesso, ma per il momento questi restano solo buoni propositi.


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