Si chiama polifarmacoterapia ed è la tendenza ad assumere grande quantità di medicinali specie da parte degli anziani che ingeriscono circa 10 compresse al giorno. È un’abitudine pericolosa e spesso inutile perché molti dei farmaci sono del tutto superflui.
Perché gli anziani assumono tanti farmaci?
La risposta non è così categorica come potrebbe sembrare. Le ragioni, infatti, sono tante.
Compresenza di più malattie. La popolazione italiana è tra le più longeve d’Europa, e raggiungere età ragguardevoli è sia segno di un corretto stile di vita protratto per anni che certezza di dover convivere con disturbi che si accumulano nel tempo, piccoli acciacchi che con l’invecchiamento diventano grandi impedimenti.
Malattie croniche. L’età senile spesso è sinonimo di malattie croniche o degenerative contro cui non ci sono cure risolutive ma terapie costituite da molti farmaci e volte solo ad arginare le conseguenze della patologia.
Autodiagnosi. In troppe situazioni, amici e parenti danno consigli sui medicinali da assumere in caso di cefalea, mal di schiena, tosse, eccetera. Questi elencati sono disturbi di poco conto ma che in una persona anziana possono avere cause importanti e, soprattutto in presenza di patologie diagnosticate, necessitano di un parere medico: un farmaco ritenuto innocuo, per esempio, potrebbe alterare l’efficacia di una terapia già avviata per contrastare una malattia cronica.
Mancata aderenza alla terapia. È un tema di grande rilievo, valido sempre ma soprattutto in età senile. Ne abbiamo parlato in merito ai farmaci equivalenti e di brand: gli anziani non si fidano di assumere la stessa pillola di sempre se questa si vende in una scatola dal colore e formato diversi, oppure cercano la formulazione in bustina di un farmaco adesso disponibile solo in pillola o viceversa o, ancora, pretendono il medicinale di brand perché non riconoscono quello equivalente. Questo atteggiamento spesso mette a repentaglio l’efficacia dell’iter di cura, perché lo scarso miglioramento causato dalla mancata aderenza genera la necessità di assumere, in contemporanea, altri farmaci.
Paura di stare male. C’è chi pensa che i farmaci siano dannosi e dunque non li prende e chi, al contrario, ha paura di stare male e dunque ha in casa ogni tipo di medicinale. Ciò equivale a ingerire tanti farmaci quanti sono i disturbi avvertiti, e in una persona anziana sono tanti.
Assenza di linee guida chiare
La causa principale della polifarmacoterapia è, però, una sola: l’assenza di linee guida chiare e dedicate agli anziani. L’abuso di farmaci e la loro assunzione arbitraria è un rischio concreto per il paziente oltre che una spesa in tanti casi evitabili. In attesa di colmare questo vuoto, si può seguire il decalogo per un uso sicuro dei farmaci.
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