Due team di ricerca dei Dipartimenti di Medicina specialistica, diagnostica e sperimentale e di Farmacia e biotecnologie dell’Università di Bologna hanno condotto uno studio dai risultati sorprendenti: il virus dell’herpes modificato potrebbe contrastare il tumore al seno e all’ovaio.
Per svolgere la ricerca, gli studiosi hanno modificato il virus dell’herpes in modo da renderlo innocuo per le cellule sane e aggressivo per quelle malate. Una tale scoperta, tutta ancora da dimostrare e definire, sarebbe utile per contrastare il tumore al seno e all’ovaio caratterizzati entrambi dal marcatore HER-2.
A capo del gruppo di ricerca Gabriella Campadelli-Fiume, già coinvolta in una sperimentazione simile nel 2009, e Pier Luigi Lollini che ha sviluppato nei topi di laboratorio un modello che riproduce la diffusione delle metastasi proprie dei tumori al seno e all’ovaio.
A differenza di altri virus oncolitici, cioè creati per bloccare la proliferazione delle metastasi tumorali, la modificazione del virus dell’herpes non ha nessuno effetto sulle cellule sane, e questo è un risultato molto più che positivo.
I due ricercatori, però, sono molto cauti e invitano a moderare l’entusiasmo: i risultati finora ottenuti sono stati sperimentati solo in laboratorio, e l’efficacia sull’uomo del virus dell’herpes modificato è tutta ancora da dimostrare.
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