Tumori testa collo: visite gratuite per prevenirli

Si conclude il 20 settembre “Tieni la testa sul collo. Un controllo può salvarti la vita”, la campagna di prevenzione dei tumori testa collo promossa dall’AIOCC – Associazione Italiana di Oncologia Cervico-Cefalica – dopo il successo dello scorso anno. 

L’iniziativa si inserisce in quelle previste a livello europeo nell’ambito della Make sense campaign organizzata dalla Ehns (European head and neck society).

Cosa sono i tumori testa collo?

Le neoplasie testa collo sono quelle che colpiscono l’omonima regione ad eccezione di occhi, cervello, orecchie ed esofago: 

• cavità orale (labbra, lingua, pavimento orale, mucose gengivali, palato)
• faringe (tonsille, rinofaringe, orofaringe e ipofaringe)
• laringe
• cavità nasali e seni paranasali
• ghiandole salivari (parotide, sottomandibolare, sottolinguale e ghiandole salivari minori)
• tiroide (vedi scheda)
• linfonodi del collo
• pelle
• orecchio ed osso temporale
• orbita
• base del cranio

Ogni anno in Italia si registrano circa 10.000 nuovi casi dei tumori testa collo, e un trattamento precoce può tradursi in un tasso di guarigione compreso tra il 75% e il 100%. 

Tumori testa collo: riconoscere i sintomi per prevenirli

La campagna di prevenzione “Tieni la testa sul collo. Un controllo può salvarti la vita” ha lo scopo di sensibilizzare la popolazione su una categoria di tumori che rappresenta circa il 10-12% di tutti i tumori maligni negli uomini ed il 4-5% nelle donne. 

Per agire in tempo utile a prevenire i tumori testa collo è necessario riconoscere i sintomi, spesso insidiosi. I più comuni sono:

• bruciore o dolore in bocca
• lesioni orali rosse o bianche, dolorose e che stentano a guarire
• gonfiore al collo 
• deglutizione dolorosa o faticosa
• naso chiuso da una narice con possibile sanguinamento
• raucedine persistente 
• mal di gola
• bruciore alla lingua 

Fino a venerdì 20 settembre è possibile prenotare uno screening gratuito in 30 centri specialistici in Italia e, nei casi che lo richiedono, eseguire altre visite di approfondimento con lo specialista di riferimento.