Salute
Lo US Preventive Services Task Force (Uspstf) ha iscritto l’aspirina nel registro dei farmaci indicati per la prevenzione di alcuni tipi di cancro, primo tra tutti quello al colon-retto.
L’aspirina viene normalmente usata nelle terapie dei pazienti con problematiche cardiovascolari, e da alcuni anni numerosi studi scientifici analizzano la possibilità di usare il farmaco anche nelle terapie di prevenzione del cancro o di contrasto per i soggetti esposti ad alto rischio, l’ultimo studio in ordine di tempo è stato pubblicato sulla rivista Annals of oncology. Ora la possibilità si è fatta concreta: negli USA, il team di esperti indipendenti che realizza le linee guida per la medicina preventiva ha iscritto l’aspirina nel registro dei farmaci da usare per le terapie anti cancro.
Il Preventive Service Task Force ha evidenziato che l’aspirina previene il cancro al colon retto solo se assunta a piccole dosi ogni giorno per 10 anni. L’aspirinetta, così si chiama il medicinale in formulazione inferiore ai 100 milligrammi, è consigliato solo a pazienti che presentino sia il rischio di sviluppare il tumore al colon sia malattie cardiovascolari: in assenza di uno dei due fattori, le controindicazioni supererebbero i benefici.
Le controindicazioni consistono nell’eventualità di avere emorragie gastriche, motivo per cui l’Uspstf vieta l’aspirinetta come prevenzione del cancro ai pazienti con età inferiore ai 50 anni – non esistono dati scientifici sull’efficacia del farmaco nei pazienti under50 – e in quelli con età superiore ai 70 anni, più esposti al rischio di emorragia gastrica.
La prevenzione anti cancro con aspirinetta è indicata in tutti i casi in cui il paziente non abbia avuto in precedenza episodi di attacco cardiaco, ma sia comunque a rischio di episodi cardiovascolari, con un’aspettativa di vita di almeno 10 anni, e che non presenti fattori di rischio per emorragie gastriche.
La indicazioni terapeutiche suggerite dall’US Preventive Services Task Force sono in fase di revisione, ma l’iscrizione dell’aspirina nel registro dei medicinali anti-cancro è un segnale che apre la strada a ulteriori ricerche e alla possibilità di dare a un’ampia parte della popolazione un farmaco diffuso e a basso costo per la terapia preventiva del cancro.
