La Federazione nazionale dell’ordine dei medici (Fnomceo) ha preso una dura e chiara posizione sui medici che sconsigliano i vaccini: rischiano la radiazione dall’ordine.
La decisione è giunta in seguito al dilagare dell’erronea convinzione secondo la quale il vaccino provoca l’autismo e altre malattie. Una teoria, questa, nata da un articolo scientificamente infondato scritto nel 1998 dal medico britannico Andrew Jeremy Wakefield poi radiato dall’ordine.
Dal 1998 a oggi gli effetti della pubblicazione scientificamente fraudolenta sono aumentati tanto da provocare in più occasioni situazioni di pericolo per la salute pubblica dovuta al ritorno di malattie rese innocue proprio dai vaccini. È incredibile quanto l’affermazione di un medico radiato dall’ordine e senza alcun fondamento scientifico, oggi come nel 1998, possa radicarsi in migliaia di persone nel mondo.
Il direttivo Fnomceo ha deciso di reagire punendo i medici che agiscono in modo deontologicamente scorretto: sconsigliare i vaccini è un’infrazione deontologica punibile anche con la radiazione dall’ordine dei medici.
Il documento Fnomceo sottolinea la necessità da parte del Governo di dare autorità al medico, garante della salute del singolo intesa come base per la sicurezza collettiva, come sancito dalla Costituzione. E al Governo chiede di intensificare le campagne informative per dare centralità alla corretta informazione sui farmaci e sui vaccini in particolare – tra i medicinali più controllati e sicuri perché destinati soprattutto a fasce deboli della popolazione come i bambini – e di ricordare in modo capillare gli appuntamenti annuali con la somministrazione del vaccino.
Fnomceo sollecita il Governo a ricorrere “all’adozione di provvedimenti sull’estensione delle vaccinazioni a chiunque sia presente sul territorio nazionale” ma anche ai magistrati affinché “intervengano in tema di salute recependo nelle loro sentenze la metodologia della evidenza scientifica”. Si chiede anche di “uniformare gli standard delle strutture pubbliche per la somministrazione vaccinale e di fornire periodiche valutazioni epidemiologiche inerenti le malattie prevenibili mediante vaccinazione”.