Quello che state per leggere è un post diverso dagli altri perché non parla di malattie, non offre soluzioni a un disturbo né dà consigli per prevenire un malanno. Il tema di oggi è il viaggio. Dedicare un post ai benefici del viaggio è naturale proprio adesso che, nel pieno dell’estate, la mente corre verso spiagge assolate e orizzonti nuovi. Se queste due immagini sono bastate a togliervi la concentrazione beh, è proprio tempo di preparare i bagagli e partire! Il viaggio è molto più di un’azione, è una vera e propria dimensione che fa parte dell’essere umano da sempre. Conoscere nuove terre, incontrare persone diverse da sé, gustare sapori e profumi sconosciuti sono esperienze fisiche che hanno forti ripercussioni interiori.
Fare un viaggio o andare in vacanza? La domanda è lecita perché il viaggio e la vacanza sono due cose diverse: il primo implica un coinvolgimento fisico ed emotivo che prepara a un cambiamento interiore; la seconda, come suggerisce il nome, indica un vuoto, una “vacanza” che può restare tale senza la necessità di essere riempita con incontri, sapori ed esperienze forti ma, al contrario, con relax e abbandono utili a ricaricare le energie.
Quando viaggiare diventa un’esigenza per riprendere respiro, allora equivale a un’evasione dalla propria vita quotidiana: si ha paura ma il bisogno di muoversi, fuori e dentro sé, è più forte. Viaggiare spaventa perché presuppone l’inizio di un percorso ignoto, atteso e desiderato ma estraneo, e obbliga a mettersi in gioco per affrontare situazioni che fanno emergere aspetti sconosciuti anche di se stessi.
Prima di partire per un viaggio, lungo o breve che sia, è normale sentirsi travolti da un’irrefrenabile euforia fatta di gioia, aspettative e un pizzico di timore. Come prepararsi? Il modo migliore per affrontare questa esperienza è partire con la mente sgombra di negatività e pronta ad accogliere il nuovo, nella consapevolezza che tutto ciò che si vivrà cambierà se stessi. Chi viaggia davvero si mette in discussione, testa i propri limiti e supera i propri confini interiori: una volta a casa sarà come aver cambiato pelle e rinfrescato i pensieri.
Avete presente quella sensazione di leggera freschezza che vi accompagna per settimane dopo il ritorno da un viaggio? È l’effetto della mancanza di stress, quel peso che per troppi mesi all’anno grava su spalle, schiena e testa provocando dolori muscolari, ansia, tachicardia e, nei casi più gravi, anche disturbi cardiologici. Per questo concedersi un viaggio più volte all’anno, anche se breve e verso una destinazione vicina, è benefico per il corpo e la mente.
Insomma: viaggiare è una medicina naturale che allunga la vita e la rende più leggera e sorridente solo, però, se si seguono le proprie inclinazioni. E voi che viaggio fareste?
Per approfondimenti: viaggiare è la migliore medicina.