La Chlamydia dal punto di vista microbiologico è un batterio in quanto possiede ambedue gli acidi nucleici (DNA e RNA), ma in patologia si comporta come un parassita in quanto per sopravvivere deve infettare una cellula ospite. Dal punto di vista clinico la Chlamydia è responsabile di malattie a trasmissione sessuale, quali le infezioni genitourinarie e il linfogranuloma venereo. Le forme cliniche sono rappresentate dalle uretriti, cerviciti, dalla malattia infiammatoria pelvica (nella donna), dalla epididimite (nell' uomo), dalla proctite, dalla sindrome oculo-genitale. Un quadro di particolare gravità è costituito dall' infezione neonatale (per contagio acquisito durante il passaggio nel canale del parto) con localizzazioni oculari (oftalmia dei neonati) e polmonari (polmonite da Chlamydia). L' infezione genito-urinaria cronica da Chlamydia, può essere causa nella donna di sterilità , per la formazione di aderenze che si creano in seguito alla localizzazione nelle salpingi del microorganismo e che possono condurre alla chiusura dell' ostio tubarico.
U/mL
<1.0 negativo
<1.0 negativo
<1.0 negativo
Le IgM sono indice di infezione acuta,la loro assenza non esclude un'infezione in atto specialmente nei casi di infezione cronica o ricorrente. Le IgA persistono finchè esiste una stimolazione antigenica sono pi๠adatte per il controllo post-terapia.
Malattie infettive
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