Il dosaggio della digossina è utile nella determinazione di sovradosaggi di farmaci in pazienti trattati con glucosidi cardiaci. Il test è utilizzato anche nei seguenti casi: - per chiarire situazioni in cui i sintomi del paziente possono essere dovuti ad una patologia cardiaca intrinseca o ad intossicazione da digitalis; - dove rimane il dubbio circa il tipo di preparato di digitalis somministrato al paziente; - per misurare l'ingestione di digossina in pazienti con dosaggi precedenti insufficienti; - per documentare casi di sottodigitalizzazione e di eccesso di digitalis; - per monitorare la risposta tossica in pazienti con malattie cardiache associate ad ipocalcemia, ipomagnesemia, ipercalcemia, ipossia e alcalosi, che sono particolarmente sensibili alla digitalis; - per evitare la sovradigitalizzazione, soprattutto in pazienti la cui funzione renale si stia deteriorando o per cui si contempli un aumento nella dose di digossina. L'elevata sensibilità del dosaggio è particolarmente necessaria a causa delle piccole differenze e della possibile sovrapposizione che esiste tra livelli terapeutici e tossici della digossina circolante. Si considerano valori terapeutici nel siero 0,8-2,0 ng/ml, valori tossici 2,5-8,7 ng/ml.
µg/mL
0.5 - 2 µg/mL
0.5 - 2 µg/mL
Si consiglia di effettuare il prelievo non meno di sei ore dopo la somministrazione del farmaco per evitare risultati erroneamente elevati.
Aritmia
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