Chi l’ha provata descrive la colica renale come un dolore lancinante simile a quello che potrebbe dare una ferita da arma da fuoco o tagliente. Ovviamente si tratta di una supposizione dovuta a una suggestione, ma di certo le coliche renali rientrano tra i disturbi più dolorosi che si possano provare.
Cos’è una colica renale? È un dolore intenso e improvviso che si localizza all’addome ma coinvolge anche la zona lombare della schiena e l’inguine. La colica è strettamente legata ai calcoli renali, tant’è che il dolore si manifesta quando il passaggio dell’urina dai reni alla vescica attraverso l’uretra è interrotto dalla presenza dei calcoli. Questo provoca spesso ematuria, irritazione durante la minzione, nausea, vomito, pallore e sudorazione eccessiva.
Per attenuare il dolore si può intervenire subito con un colpo d’acqua fresca che favorisce l’eliminazione della renella e lo scioglimento di calcoli dalle piccole dimensioni. Se le coliche renali sono frequenti, invece, è necessario modificare alcune abitudini e rivolgersi al più presto al proprio medico.
Per esempio, bisogna limitare il consumo di alcool, bere almeno 2 litri d’acqua al giorno per evitare la formazione dei calcoli, mangiare frutta e verdura ricche di fibre, fare una costante attività fisica e fare attenzione alla quantità di sale ingerita durante la giornata. Troppo spesso, infatti, ci si dimentica che il sale è il migliore amico dei calcoli renali, e che il cibo ne contiene già una certa dose. Per questo, per esempio, bisogna evitare il consumo di troppi cibi pronti, ricchi di sale, e di acciughe, aringhe, frattaglie e altri alimenti troppo salati. È inoltre indispensabile controllare le dosi aggiunte, l’ideale sarebbe consumarne al massimo 3 grammi al dì.
Come abbiamo detto in un precedente post, il limone è utile contro la formazione dei calcoli, e lo sono anche carote, cipolla, sedano e carciofi al contrario di spinaci e barbabietole.
Insomma, per prevenire ed evitare le coliche renali bisogna combattere la formazione dei calcoli renali. Per questo, oltre a osservare le regole di buona alimentazione e stile di vita, è sempre consigliato seguire le indicazioni del nefrologo.