Sole e mare sono una panacea per numerosi disturbi di salute tra cui la psoriasi, una malattia cronica della pelle con cui è particolarmente difficile convivere specie durante la bella stagione, quando al bisogno di scoprirsi per il caldo si affianca l’imbarazzo di mostrare una pelle a chiazze o squame. Nonostante i benefici dati da una giornata al mare, è necessario seguire le indicazioni del proprio medico dermatologo e osservare alcune accortezze per gestire la psoriasi in estate.
Le persone con psoriasi devono attenersi con scrupolo al primo consiglio di buon senso valido per tutti: difendere la pelle con la crema solare ad alta protezione, almeno spf30, prima di andare in spiaggia ed esporsi al sole in modo graduale a partire da 5 minuti e via via aumentando ogni giorno di 5 minuti.
L’acqua del mare è ricca di iodio e sali minerali che leniscono i rossori e i pruriti sulle zone colpite dalla malattia ma, al tempo stesso, seccano la pelle. Il rischio è di avvertire un’intensa sensazione di pizzicore e bruciore appena usciti dall’acqua: per evitarlo, è necessario fare subito una doccia tiepida usando prodotti delicati, privi di alcol e profumi e ben tollerati dalla pelle, e applicare una crema solare idratante per nutrire e dare ristoro all’epidermide.
Chi ha la psoriasi tende a soffrire sia il clima caldo-umido che l’aria condizionata, responsabile di aumentare la secchezza e il prurito cutanei. L’ideale sarebbe stare il più possibile in posti freschi e ventilati ed evitare scottature e ustioni solari che potrebbero attivare lo sviluppo di nuove placche sulle zone più sensibili alla malattia.
Un altro nemico dell’estate è senza dubbio il sudore che, in presenza della patologia psoriasica, acuisce l’irritazione. Oltre a cambiare spesso la biancheria se si suda molto, è utile indossare abiti traspiranti in fibre naturali come lino e cotone. Attenzione anche alle punture di meduse, zanzare e altri insetti: come chiunque altro, chi ha la psoriasi può difendersi con creme e spray repellenti a patto che siano a basso contenuto di DEET.
Con una malattia cronica, non è sempre semplice seguire una terapia farmacologia per tutta la vita. Ecco spiegato perché numerosi pazienti tendono ad abbandonare le cure o a concedersi dei periodi di stop, per esempio in vacanza. Lo fanno anche le persone con la psoriasi, ed è un grave errore per due motivi: i trattamenti terapeutici di oggi sono meno fotosensibili di quelli del passato e fatti in modo da essere ben tollerati anche al mare; qualsiasi variazione nelle somministrazione delle cure dev’essere prescritta dal medico dermatologo che, in base alla natura e alla gravità della malattia, valuta se e come modificare tipologia e posologia dei farmaci.
Fonte e approfondimenti: www.psoriasi360.itla psoriasitoro all’a doccia tiepida e applicare una crema solare idratante per seccano la pelle. a solare prima di espor