Insieme alla rinite, la congiuntivite allergica è la forma più frequente di allergia ai pollini, ma può essere scatenata anche da altri allergeni, come gli acari della polvere o i peli di animali domestici.
Cos’è e come si riconosce la congiuntivite allergica? Con l’espressione congiuntivite allergica si indica l’infiammazione della congiuntiva, ossia della membrana che riveste il globo oculare e l’interno delle palpebre. La congiuntivite allergica si manifesta con gonfiore e rossore degli occhi, uniti a lacrimazione e prurito. Questi fastidi possono diventare grandi disagi per chi ne soffre, perché una delle conseguenze della congiuntivite allergica è la fotofobia: intolleranza alla luce e spesso allo schermo retroilluminato del PC, con ripercussioni anche sulla vita lavorativa.
Come curare la congiuntivite allergica? Innanzitutto si deve stare alla larga dall’allergene che provoca la congiuntivite, e per individuarlo bisogna affidarsi a un esperto allergologo; è possibile inoltre lenire le manifestazioni della congiuntivite allergica usando colliri a base di antistaminici indicati dal medico. La congiuntivite allergica, al pari delle altre allergie, può diventare debilitante per chi ne soffre, ma basta seguire poche e semplici regole per affrontarla al meglio:
– non usare le lenti a contatto: si rischierebbe di accentuare l’infiammazione della congiuntiva;
– non toccare gli occhi con le mani;
– lavare le mani di frequente;
– usare gli occhiali da sole;
– tenere le finestre chiuse durante il giorno, quando è più alta la concentrazione di pollini nell’aria;
– evitare gli ambienti a rischio: piscina, parco, giardino, case con animali domestici e ambienti fumosi.
Coraggio, è solo questione di tempo: l’estate è alle porte, e finalmente chi è tormentato dalle allergie presto tornerà a respirare…
_____________________________
Consigliati da ABCsalute
Dr Filippo Iebba
Studi Medici Vercelli
Prof. Dr Michele Lomuto