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Dermatiti professionali in aumento: proteggersi per non rischiare

Dermatiti professionali
Dermatiti professionali in aumento tra alcune tipologie di lavoratori - iStockphoto.com






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Durante il Congresso nazionale di Caserta, gli esperti della SIDAPA – Società Italiana di Dermatologia Allergologica Professionale e Ambientale – hanno evidenziato che negli ultimi 8 anni sono stati scoperti 172 nuovi allergeni ambientali e, di questi, 119 sono correlati a specifiche professioni.

 

Le dermatiti professionali sono in aumento: un terzo si concentra nei settori della bellezza mettendo a rischio di dermatite estetiste, parrucchieri e operatori del benessere che, ogni giorno per anni, sono a diretto contatto con creme, smalti, tinture per capelli e cerette depilatorie. Consistente è anche il numero di dermatiti registrate tra giardinieri, idraulici e tabaccai, perché maneggiano rispettivamente erbicidi, gomme e una discreta quantità di nichel presente nella parte rimovibile dei “gratta e vinci”.

 

Tra i professionisti più esposti al rischio di dermatite figurano anche operatori sanitari, medici, infermieri e badanti che maneggiano, dividono e dosano diverse tipologie di medicinali.

 

Cosa fare per proteggersi dalle dermatiti professionali?

 

Il modo più efficace per evitare patologie e disturbi della pelle è usare protezioni, come i guanti usa e getta consigliati a estetisti e operatori del benessere, mentre chi maneggia i farmaci dovrebbe prendere l’abitudine di lavare le mani subito dopo aver toccato i medicinali.

 

Mani screpolate e tagli sulle dita sono sottovalutati, ritenuti disturbi di poco conto che andranno via da sé mentre, al contrario, possono essere un sintomo di dermatite, e se questa si cronicizza evolve fino a non essere più curabile nel 70-80% dei casi.

 

Fabio Ayala, direttore della Clinica Dermatologica all’università Federico II di Napoli, denuncia le centinaia di casi sommersi di dermatite professionale: chi presenta disturbi dermatologici dovuti della propria attività sceglie di tacere e soffrire in silenzio piuttosto che denunciare il problema e rivolgersi a un medico, e ciò per paura di perdere il lavoro in un periodo, come questo, in cui la crisi occupazionale è ancora forte.

 

Ma cos’è la dermatite? È un’infiammazione della pelle più o meno circoscritta a seconda della zona interessata dal contatto con un allergene, cioè l’elemento o la sostanza responsabile dell’infiammazione. La dermatite può manifestarsi in diversi modi, per esempio si può parlare di dermatologia topica, atopica e da contatto, e in ogni caso è necessario rivolgersi a un medico dermatologo sin dai primi sintomi, come rossore e prurito prolungati.

 

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