Ci si lamenta per un dolore atroce, una sofferenza indescrivibile o un male lancinante, tutti pareri variabili in base alla soglia di dolore soggettiva. Ma gli scienziati hanno messo a punto un sistema per sapere con precisione oggettiva qual è l’intensità del dolore.
Gli scienziati della New York University, della Johns Hopkins University e della University of Michigan hanno usato le tecniche di data-mining per computer per monitorare le immagini di 114 cervelli di persone sottoposte a differenti livelli di calore. Ai soggetti è stato chiesto di definire il dolore avvertito in una scala da 1 a 10. Il metodo di data-mining ha permesso agli scienziati di scoprire l’esistenza di una cosiddetta firma neurologica del dolore.
La ricerca è nata dalla necessità di capire qual è la reale sofferenza avvertita dal paziente quando dice al dottore di sentire un dolore più o meno forte, e quindi di avere un quadro più veritiero della situazione clinica.
La scoperta potrebbe aprire la strada allo studio delle interazioni che si creano nel cervello quando si hanno attacchi di panico, ansia, rabbia e altri stati emotivi intensi.
Oltre a vedere il dolore, gli scienziati hanno scoperto anche spesso la percezione del dolore fisico è quasi corrispondente a quella della sofferenza sociale oppure emotiva, ma di questo non c’è traccia nel cervello.