Abbiamo posto alla psicoterapeuta Dott.ssa Marcella Cannalire due domande su temi ora più attuali che mai: l’influenza della genitorialità omosessuale sullo sviluppo di un bambino, e le possibili ripercussioni psicologiche di una donna che porta avanti una maternità surrogata. Questa la premessa, a cura della Dott.ssa Cannalire, allo sviluppo dei temi a cui rimandiamo alla fine del testo.
“La genitorialità omosessuale e il cosiddetto utero in affitto sono due temi che toccano questioni e aspetti fondamentali per l’essere umano: l’origine della vita, il legame tra madre e bambino e tra i genitori e il bambino, la generatività naturale data dalla coppia formata da una donna e un uomo, la famiglia formata da madre, padre e figli come nucleo fondante l’organizzazione sociale. Entrambi gli argomenti riguardano le manifestazioni della vita, con il mistero della sua origine, le particolarità del suo sviluppo e dell’organizzazione in legami – anche secondo schemi e norme – che garantiscano alla vita stessa di procedere in modo umano, cioè nel rispetto delle condizioni che ci rendono umani e delle singolarità di ognuno, e civile, permettendo la convivenza, i rapporti sociali, gli scambi, la produzione. Tenendo conto di tutte le soggettività implicate, dei rapporti tra i vari soggetti, sia a livello del corpo (biologico), sia a livello delle rappresentazioni (significati e simboli), dei desideri e degli affetti.
Gli aspetti e i problemi su cui la psicologia può portare il proprio contributo sono da inserire in un quadro e in una visione più ampi, che necessitano di riflessioni e posizioni etiche, non morali né, peggio ancora, moralistiche: l’etica prova a cogliere il singolare, la particolarità delle condizioni, dei bisogni, dei desideri, delle emozioni, dei dubbi di fronte a una scelta da compiere, non prescindendo ma al di là dei principi della morale che regolano invece in modo universale le azioni umane secondo concetti di bene, male, giusto e ingiusto, stabiliti per tutti e in generale.
Occorre dare ascolto e far parlare tutte le soggettività ma anche le esperienze vissute, le condizioni concrete, comprese quelle differenti, che si discostano dagli schemi e dalle norme e che magari li reinventano – nuove genitorialità, nuove famiglie, come varianti e non alternative – mantenendo le caratteristiche di umanità e civiltà.”
La psicoterapeuta Dott.ssa Marcella Cannalire ha affrontato le due tematiche in due articoli distinti e che potete leggere ai link indicati di seguito.
Com’è influenzato lo sviluppo di un bambino cresciuto da due genitori dello stesso sesso?
Quali ripercussioni psicologiche potrebbe vivere una donna che accetta di portare avanti una maternità surrogata affittando il proprio utero?