Ricorre oggi la Giornata Mondiale per la sclerosi multipla, un appuntamento che si inserisce nella settimana dedicata a questa malattia del sistema nervoso centrale di cui in Italia soffrono circa 65 mila persone, soprattutto donne di età compresa tra i 18 e i 30 anni.
La Giornata Mondiale per la sclerosi multipla è celebrata in 40 Paesi, e le sedi AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) di ciascuna nazione sono impegnate a fornire informazioni in merito alla malattia, oltre che a raccogliere fondi per sostenere la ricerca. La medicina ha fatto grandi passi avanti grazie alla scienza, ma tanto deve ancora essere fatto.
La giornata mondiale per la sclerosi multipla è un’occasione di confronto e dibattito tra gli studiosi della malattia, e i risultati della ricerca sono presentati oggi a Roma al convegno “Ricerca AISM. Progetti centrali sulla persona”, nel corso del quale sarà assegnato il “Premio Rita Levi Montalcini” al ricercatore più brillante.
Per saperne di più sulla sclerosi multipla e sulle cure attualmente più indicate, sul sito dell’AISM è possibile contattare direttamente i ricercatori, medici e studiosi pronti a rispondere a dubbi e curiosità sulla sclerosi multipla e le terapie per combatterla.
“A questo rosso non mi fermo” è lo slogan della settimana dedicata alla sclerosi multipla che si concluderà il 3 giugno. Per diffondere gli obiettivi dell’iniziativa e sensibilizzare l’opinione pubblica, si possono fare donazioni destinate alla ricerca, e pubblicare sulla pagina Facebook dell’AISM una propria foto con qualcosa di rosso.
La sclerosi multipla è una malattia del sistema nervoso che può colpire tutti, principalmente le giovani donne. Sostenere la ricerca è un dovere verso noi stessi, gli altri, e le generazioni future.
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