Salute
Il prossimo autunno, non stupitevi se accanto al reparto di ginecologia, urologia o andrologia troverete anche il Dipartimento di salute sessuale della coppia. È una delle ultime iniziative promosse da Agoi – Associazione ostetrici ginecologi ospedalieri italiani – e Siu – Società italiana di urologia – per aiutare le coppie ad affrontare i problemi dell’intimità e riacquistare benessere psico-fisico.
Un’appagante vita sessuale è uno dei segreti per una perfetta armonia di coppia, eppure sempre più spesso l’intimità tra i partner è minata da stress, preoccupazioni, crisi e, soprattutto, malattie. Infatti, se le donne si sottopongono regolarmente alla visita ginecologica, gli uomini sono restii a rivolgersi all’andrologo e all’urologo, dimenticando che salvaguardare la propria salute è un dovere, oltre che uno dei presupposti per una buona vita sessuale.
Il primo Dipartimento di salute sessuale di coppia aprirà a Napoli ad ottobre, ed entro la fine dell’anno ce ne sarà uno anche a Roma, Milano e Palermo. L’obiettivo di Agoi e Siu è aiutare le coppie a ristabilire un equilibrio perso o compromesso a causa di disturbi ignorati o, peggio, taciuti per tabù. Per esempio, mentre l’eiaculazione precoce o la disfunzione erettile sono diventati problemi di cui si parla con una certa frequenza, ce ne sono altri che continuano a essere nascosti perché non ritenuti importanti, come il vaginismo, l’anorgasmia e il calo di desiderio. Il Dipartimento di salute sessuale di coppia, invece, si propone di diventare un punto di riferimento a cui rivolgersi per parlare senza remore delle difficoltà tra le lenzuola, e per confrontarsi con gli specialisti della salute come urologi, andrologi e ginecologi.
Il Ministro della salute Beatrice Lorenzin ha dato il benvenuto a questa un’iniziativa che ritiene encomiabile e davvero utile per tutti i cittadini. Noi ci auguriamo che, prima che la coppia scoppi, anche i cittadini accolgano con entusiasmo i Dipartimenti di salute sessuale di coppia.
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Ginecologo: Dr Elena Maglia
Andrologo: Dr Cristoforo Lo Giudice
Urologo: Prof. Dr Vincenzo Di Santo
Salve, sono un uomo di 52 anni, da circa 25 anni soffro di disturbi inerenti la minzione.
dopo aver fatto vari esami mi è stata diagnosticata una IPB. per anni mi sono stati somministrati farmaci tipo: PERMIXON e antibiotici. a dire il vero sembrava che tutto andasse per il verso giusto, ma poi alla sospensione dei farmaci tutto è ritornato come prima anzi peggio di prima; nel senso che ho cominciato ad usare il cosiddetto “pappagallo” per le tante volte che ero costretto a scendere dal letto durante la notte. ho continuato le analisi cliniche e strumentali, mi sono rivolto a vari specialisti ma tutto è risultato invano: il problema è sempre esistito e mai debellato. a distanza di qualche anno, come giusto che si attendesse i sintomi sono peggiorati ed in più ho cominciato ad avere una erezione non soddisfacente con una eiaculazione abbastanza precoce. passa ancora del tempo è mi viene diagnosticato un tumore alla vescica che risolvo con il trattamento TURV. sono passati 5 anni da questo ultimo episodio. ora stò abbastanza bene ma tutti i sintomi antecedenti al tumore sono rimasti se non peggiorati. il problema più ostile che sono costretto a fare i conti ogni santo giorno è di natura psicologica; nel senso che tanti anni di sofferenza mi hanno bloccato, e adesso sono arrivato al rifiuto totale di qualsiasi intervento sia diagnostico che chirurgico. in pratica ho (non per colpa mia) una sfiducia totale della classe medica. se poi questa volta fosse la volta buona per debellare finalmente questo maledetto fastidio? spero vogliate tenermi informato.
sono di Napoli e ho 52 anni. grazie per l’attenzione!