Le macchie sui denti spengono la bellezza di qualsiasi sorriso. Mentre la discromia dentale è normale e sopportabile, le macchie che si formano sulla superficie dei denti presentando zone con visibili chiazze che possono andare dal giallognolo al nero.
Le cause delle macchie sui denti possono essere tante e di diversa natura, come le sostanze pigmentanti presenti in cibi e bevande, il vizio del fumo e alcune terapie che prevedono l’uso prolungato di farmaci e integratori con determinate componenti. Tra queste, c’è la clorexidina.
Cos’è la clorexidina
La clorexidina è un disinfettante presente nei prodotti usati negli studi odontoiatrici in terapia chirurgica e non chirurgica della malattia parodontale, prima e dopo gli interventi di chirurgia orale. Dopo l’intervento, il dentista può prescrivere al paziente l’uso terapeutico di un collutorio alla clorexidina, con chiara indicazione di tempi e modalità di assunzione.
Se assunto nelle giuste dosi e nel modo adeguato, il collutorio alla clorexidina non crea alcun danno, ma se se ne abusa nella convinzione che non faccia male perché non ingerito, il rischio è di ritrovarsi con sgradevoli macchie sui denti. Ciò accade soprattutto sulle capsule dei denti e sulle resine usate per le otturazioni.
La soluzione alle macchie dentali? Usare un collutorio senza clorexidina o diluito con acqua e, soprattutto, prenotare una seduta di pulizia dentale professionale ogni 6 mesi o una volta l’anno.