Scritto da Francesco S. Cantù, giornalista pubblicista (Ordine giornalisti della Lombardia) tessera N° 118321
Pubblicato il 08/10/2009
Modificato il 08/10/2009
Le macchie della pelle sono dovute a delle modificazioni circoscritte del colore della pelle, di forma e dimensioni variabili, transitorie o permanenti. Ci sono macchie vere, dovute alla melanina, come i nei, le pseudo macchie, per il deposito di altri pigmenti esogeni, quali i tatuaggi, ecc., o per stravasi ematici, come le ecchimosi, ecc.
Le macchie della pelle, possono essere più chiare o più scure rispetto al colore della cute circostante, o addirittura essere completamente prive di melanina. Le macchie più scure sono dette melanodermie o ipermelanosi, e comprendono numerose entità cliniche, come quelle dovute a medicamenti, a malattie sistemiche, a processi infiammatori, come acne, eczemi, follicoliti, ecc., ad agenti fisici, come i raggi ultravioletti, ustioni, il melasma, le lentiggini, le macchie o lentigo senili.
Il melasma si manifesta generalmente sul viso, ma anche su décolleté e avambraccia, con inestetiche macchie color marrone-grigiastro. Può essere causato da farmaci, ormoni, come la pillola contraccettiva o durante la gravidanza, o per disfunzioni ormonali delle ghiandole surrenali. Predilige soprattutto le pelli più scure. Fondamentale è la protezione solare molto alta ed effettuare trattamenti consigliati dal dermatologo, sia in ambulatorio che a casa, che abbiano attività schiarente.
Le macchie senili compaiono dopo una certa età, in genere dopo i 40 anni sulle regioni corporee che sono state esposte di più nel corso degli anni ai raggi solari. Questi ultimi sono causa dell'invecchiamento cutaneo, detto foto invecchiamento, di cui le lentigo senili sono un segno inconfondibile. Si localizzano al volto, allo decolletè, alle avambraccia, alle mani, al dorso e alle gambe, con macchie di colore variabile dal giallognolo al marrone, di forma e dimensioni irregolari. Tendono a peggiorare nel tempo e a diventare più numerose. In genere si manifestano su pelli chiare, ma non disdegnano anche fototipi più scuri.
1. Perché si formano le macchie senili?
Perché la produzione della melanina, la sua distribuzione nei cheratinociti, le cellule dell’epidermide e il suo smaltimento vanno incontro a un’alterazione dovuta all’invecchiamento di tali processi, così come avviene per la pelle e per tutti gli altri organi.
2. Che cos’è la melanina?
È un pigmento di colore variabile dal rosso al bruno al nero, sintetizzato dai malenociti presenti nella cute, nelle mucose visibili, nei bulbi piliferi, in alcuni distretti dell’occhio e del sistema nervoso. La produzione è dovuta a diversi stimoli, come fattori genetici, i raggi solari e fattori ormonali.
3. Come funziona la melanina?
La melanina viene sintetizzata in granuli dai melanociti, cellule situate nello strato più profondo dell'epidermide, che attraverso delle ramificazioni, i dendriti, entrano in contatto con le cellule dell’epidermide, i cheratinociti, che fagocitano i granuli di pigmento. I cheratinociti con i granuli di melanina che hanno incorporato, maturano e si spingono verso la superficie cutanea, dove vengono progressivamente eliminati nel fisiologico processo di rinnovamento della cute.
4. Che cosa occorre per prevenire le macchie senili della pelle?
È necessario limitare l’esposizione al sole e comunque schermarsi giornalmente con protettori solari suggeriti dal dermatologo.
5. Una dieta ricca di olio fa bene?
Fa benissimo: l’olio è il lubrificante del nostro sistema linfatico, ma deve essere rigorosamente extra vergine di oliva e spremuto a freddo.
6. È vero che le tisane depurative fanno bene?
Non c’è una base scientifica in tale affermazione. Gli integratori orali che ci difendono dall’aggressione dei radicali liberi possono però dare giovamento.
7. È vero che in presenza delle macchie una soluzione è il limone?
Il succo di limone contiene acido citrico che può avere un’azione schiarente, ma strofinare il limone sulla pelle non dà alcun effetto. Si può invece ricorrere a peeling chimici professionali, effettuati in ambulatorio dal medico, a base di acidi della frutta con azione schiarente, laddove ce ne sia indicazione.
8. Quali sono i trattamenti più indicati?
I peeling chimici professionali, a base di sostanze diverse ad azione schiarente, effettuati dal medico specialista, e le creme depigmentanti da applicare a casa. Ci sono poi altre tecniche, a seconda della tipologia delle macchie, come la crioterapia, la dermoabrasione, il laser, ecc.
9. Quali sono gli esfolianti più utilizzati?
L’acido glicolico che penetra facilmente nella pelle e agisce come agente esfoliante rompendo i legami intercorneocitari, l’LHA che esfolia la superficie cutanea mantenendo l’integrità dei corneociti, l’acido cogico che inibisce l’enzima responsabile della sintesi di melanina mettendo a risposo i melanociti.
10. Esistono anche le macchie bianche?
Sì, ci sono le macchie ipocromiche, con poca melanina, e quelle acromiche, che ne sono completamente prive, come nel caso della vitiligine. In quest’ultimo caso, possono avere un impatto psicologico e sociale importante, soprattutto se si localizzano alle mani o al viso. Il paziente che presenta questo tipo di macchie è generalmente complessato perché può sentirsi emarginato dal contatto fisico con gli altri, anche se questo disturbo non è assolutamente contagioso. Le cure si basano essenzialmente sullo stimolare la repigmentazione attraverso l’esposizione a raggi ultravioletti di tipo A e B, assumendo o applicando sostanze fotosensibili.
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Fonti:
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sofia1467 ha commentato:
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