Raccogliere funghi è un’attività che in autunno viene svolta da semplici appassionati, oltre che da raccoglitori esperti, venditori e ristoratori, e sono numerosi i casi di intossicazione alimentare da funghi dovuti alla scarsa conoscenza e al raccogliere determinati funghi perché “somigliano a quelli mangiati di solito”. Anche agli occhi dei più esperti, infatti, possono sfuggire alcuni dettagli che rendono pericoloso un fungo apparentemente buono e sicuro.
Come fare per raccogliere funghi senza correre alcun pericolo?
La risposta più ragionevole è evitare di andar da soli per funghi, accompagnarsi a una persona che li conosca bene e rivolgersi a una ULS del proprio territorio per chiedere l’analisi micologica svolga da un micologo specialista.
L’esame micologico è gratuito e assicura l’assenza di rischio o, al contrario, evidenzia la presenza di un pericolo prima che possa manifestarsi.
Ecco alcuni semplici consigli pratici per raccogliere funghi in sicurezza:
– Cogliere i funghi interi e non tagliare alcuna parte ma staccarli dal terreno solo con una torsione del gambo.
– Prendere solo i funghi con un aspetto fresco, non ammuffiti o coperti dai vermi.
– Porre e conservare i funghi in contenitori di fibre naturali, come quelli di vimini, e mai in buste o contenitori di plastica.
– È consigliato conservare gli scarti della pulitura fino al giorno dopo il loro consumo, in modo da presentarli al medico o al Pronto Soccorso in caso di intossicazione alimentare da funghi.
Queste e altre raccomandazioni sono divulgate dell’ispettorato micologico dell’USL Umbria 1 e dal Ministero della Salute.