Indietro

Micotossine e monossido di carbonio

clicca per votare





Prima fonte di intossicazioni pediatriche

Micotossine e monossido di carbonio Micotossine e monossido di carbonio


Scritto da

AdnKronos Salute (Agenzia Giornalistica di Comunicazione)


Pubblicato il 17/05/2011

Modificato il 17/05/2011

A puntare il dito su queste insidie, ancora sottovalutate, sono gli esperti intervenuti nei giorni scorsi al Convegno Nazionale 'Ischia Pediatria e Neonatologia'. All'incontro - organizzato da Giuseppe Parisi Direttore della Unità Operativa di Pediatria dell'Ospedale 'Anna Rizzoli' di Lacco Ameno (Napoli) - si è svolta una consensus conference della Società Italiana di Medicina di Emergenza e Urgenza in Pediatria sulle intossicazioni da monossido di carbonio.

 

"Oggi le due principali forme di intossicazioni nel bambino sono provocate da funghi e da monossido di carbonio. Ricordo - ha spiegato il Presidente della Società, Gianni Messi, primario dell'Ospedale Pediatrico Burlo-Garofolo di Trieste - che le intossicazioni si originano soprattutto dalle cucine, per una fuoriuscita di gas quando il vento, o l'acqua che esce dal contenitore, spegne la fiamma. Altra intossicazione viene dalle stufe a kerosene o dagli scaldabagni".

 

"In media ogni anno si contano 6.000 casi l'anno in tutte le fasce d'età, con 124 morti. E i bimbi, più sono piccoli, più sono a rischio", dice Italo Farnetani, pediatra di Milano e autore del libro 'Da 0 a 3 anni'. Questo perché "il metabolismo accelerato dei bimbi moltiplica i danni. Inoltre il monossido di carbonio si stratifica in basso, e dunque il bambino, essendo più piccolo rispetto ad un adulto, finisce per respirarlo tutto".

 

Cosa fare allora? "E' bene- raccomanda Farnetani - non sottovalutare i pericoli e tenere d'occhio costantemente le pentole sul fuoco". Quanto ai funghi, "nonostante tutto, le intossicazioni sono ancora molto diffuse nel nostro Paese. Ecco perché - dice il pediatra - suggerirei di non farli mangiare al bambino: non si tratta di un alimento indispensabile per una dieta sana, e dunque in questo caso, nonostante secondo alcune linee guida gli champignon sarebbero consentiti - conclude - privilegerei l'aspetto della sicurezza". Niente porcini raccolti nei boschi, dunque, per il piccolo di casa, "per evitare ogni possibile pericolo".



Fonti:

Per Approfondire: Vedi Link oppure vedi Dr Italo Farnetani





Commenti

Attenzione per poter inviare il tuo commento devi effettuare l'accesso con le tue credenziali oppure Registrati
Commenta anche tu

Articoli

lascia la tua e-mail per ricevere aggiornamenti e notizie



Desidero ricevere comunicazioni promozionali e newsletter da parte di ABCsalute s.r.l. come specificato all' art.3b


   Iscriviti alla Newsletter   
Grazie per esserti registrato alla newsletter di ABCsalute.it

ABCsalute S.r.l. ora axélero S.p.A. Copyright 2009 - 2024 ©Tutti i diritti riservati - C.F./Partita IVA IT 07731860966
Sede Legale: via Cartesio, 2 20124 Milano - Cap. Soc. € 68.000,00 i.v - R.E.A. Milano n. 1978319 - N.Telefono +39 02 83623320 - info@axelero.it

Aggiornato al 26/11/2024 - Il sito si finanzia con gli abbonamenti dei medici inserzionisti e non riceve finanziamenti dalla pubblicità o dalla visualizzazione di contenuti commerciali.
Il contenuto editoriale del sito non è influenzato dalle fonti di finanziamento.