Per la rubrica Pillole di salute, abbiamo chiesto alla Dott.ssa Chiara Lukacs Arroyo come aiutare un bambino con scarsa capacità di concentrazione e rendimento scolastico. Di seguito, la risposta della Dott.ssa Arroyo:
“Il disturbo da deficit di attenzione e iperattività – ADHD – è una delle più frequenti diagnosi infantili e richiede trattamenti adeguati.
La caratteristica più evidente dei bambini iperattivi è uno stato di agitazione motoria quasi permanente, ma non tutti i bambini iperattivi sono affetti da ADHD. Spesso, per semplificare, la diagnosi etichetta il bambino come iperattivo. Quando è sbagliata, tale etichettatura compromette la possibilità di risolvere il problema, perché la diagnosi genera a sua volta reazioni tali che in famiglia, a scuola e in altri gruppi, il bambino viene trattato come un malato e, per reazione, si comporta come se lo fosse. A questo punto si genera un circolo disfunzionale che rende la famiglia impotente, affaticata e impossibilitata a gestire una situazione così complessa.
La causa dell’ADHD va ricercata nei processi della dimensione psicodinamica sistemica, quelli che determinano il funzionamento della psiche infantile. Il modo migliore per affrontare il disturbo è una rieducazione funzionale globale che dovrebbe passare per i sistemi educativi primari come scuola e famiglia. Le teorie psicologiche applicate alla psicoterapia intervengono utilizzando il colloquio come forma psicoeducativa o psicopedagogica, spiegando alla famiglia del minore il funzionamento psicofisiologico del bambino e dei processi di organizzazione sistemica secondo modelli adeguati, senza bisogno di utilizzare farmaci. L’intervento psicologico è quindi un processo di tipo puramente psicologico – riabilitativo.”