La secchezza oculare, nota anche come occhio secco, è un disturbo degli occhi dovuto alla disidratazione del film lacrimale.
L’occhio secco è un problema che si presenta in età avanzata e, nelle donne, soprattutto durante la menopausa. A volte, però, la secchezza oculare deriva da una scarsa produzione di lacrime o da un’eccessiva evaporazione delle stesse; senza contare che ci sono degli ambienti e certe abitudini che facilitano la secchezza oculare a qualsiasi età.
Lavorare molto tempo davanti al computer, guidare, leggere, sono tutte abitudini che richiedono gli occhi sempre aperti, e durante le quali le palpebre si aprono e chiudono in frequenza ridotta causando la maggiore evaporazione del film lacrimale.
Ora che estate, non dimentichiamo che anche l’aria condizionata gioca un ruolo importante nella disidratazione degli occhi. Infatti, che sia in macchina o in ufficio, l’aria condizionata dona refrigerio dal caldo estivo ma al tempo stesso asciuga l’aria disidratando il film lacrimale. In questo modo prurito, bruciore, e sensazione di “sabbiolina negli occhi” sono gli effetti della disidratazione che si scatenano in modo immediato e persistente.
Come sconfiggere la secchezza oculare? Per limitare i sintomi della secchezza oculare, basta adottare piccole accortezze:
– tenere lo schermo del pc basso, in modo che con lo sguardo rivolto in giù l’evaporazione delle lacrime sia più limitata;
– bene molta acqua durante la giornata;
– usare occhiali da sole avvolgenti, in modo da evitare vento o altre condizioni atmosferiche che facilitano l’evaporazione del film lacrimale;
– se l’aria di casa e ufficio è troppo secca, usare l’umidificatore;
– non sostare a lungo in luoghi con fumo, aria viziata e polveri;
– rivolgersi all’oculista per avere un consiglio. Nella maggior parte dei casi il primo intervento prescritto dal medico è l’uso delle lacrime artificiali, da usare al bisogno o seguendo le indicazioni dello specialista.
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