Altro che virus intestinale e influenza stagionale, a breve potremmo ritrovarci a combattere contro nemici ben più agguerriti e pressoché invincibili: i super batteri resistenti agli antibiotici e pericolosi per l’uomo.
I ricercatori della Michigan State University hanno condotto uno studio nei tre più grandi allevamenti di suini in Cina, e l’analisi di letame e compost ha rivelato ben 149 geni resistenti agli antibiotici.
Com’è possibile questo? In Cina manca una regolamentazione sull’uso di farmaci negli allevamenti così, per incrementare i profitti e rendere gli animali immuni alle malattie, gli allevatori cinesi iniettano nei capi di bestiame più farmaci del necessario.
Nel letame e nel compost i ricercatori americani hanno trovato una concentrazione di geni fino a 128 mila volte maggiore al dovuto, questo vuol dire che gli animali non assorbono tutti i farmaci loro iniettati e scartano quelli in eccesso. Il materiale di scarto è il letame che diventa compost che, a sua volta, serve a fertilizzare i terreni cinesi e non solo.
Perché i super batteri sono pericolosi? I geni trovati negli allevamenti cinesi riescono a modificare il DNA dei batteri in modo da renderli inattaccabili dai farmaci esistenti. Il compost fertilizzante è invaso dai geni che, com’è facile intuire, penetrano nelle falde acquifere, nei terreni e rendono potenzialmente infinita la proliferazione dei super batteri resistenti ai farmaci. In questo modo, il passaggio dagli animali all’uomo diventa solo questione di tempo.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità lancia dunque l’allarme sulle conseguenze devastanti che un tale ciclo può avere sulla salute mondiale, e sottolinea per l’ennesima volta l’urgenza di una regolamentazione sull’uso di farmaci negli allevamenti.