20/11/1961 - MEDICINA E CHIRURGIA (ROMA "LA SAPIENZA")
06/06/1962 - Albo Provinciale dei Medici Chirurghi di ROMA (Ordine della Provincia di ROMA) n. 14908
1962 /1 - Medicina e Chirurgia (ROMA "LA SAPIENZA")
Scritto da
Prof. Dr Fernando Aiuti
Pubblicato il
10/08/2012
Troppi esami di laboratorio. È certo che oggi si deve constatare un'esagerazione nel numero di esami di laboratorio che vengono fatti e soprattutto l’esasperazione in alcune persone che fanno un esame delle urine ogni 15-20 giorni trovando sempre inevitabilmente qualche batterio.
A proposito degli esami di laboratorio è importante in quest’occasione ricordare la frase presente in alcuni testi internazionali e in lavori scientifici che sottolinea come la colonizzazione dei microrganismi, tipo ureaplasmi, micoplasmi e miceti, sia estremamente comune.
Ad esempio nella donna sessualmente attiva l’ureaplasma è isolato in una percentuale variabile dal 40 all'80% e quindi in proporzione elevatissima.
Il mycoplasma hominis è rilevato dal 20 al 60% e i due microrganismi contemporaneamente dal 31 al 60%.
La scienza medica conclude quindi che l'isolamento o una dimostrazione con PCR di questi microrganismi così frequenti negli apparati genitali, in assenza di una chiara patologia documentata, non richiede alcun trattamento con antibiotici o antimicotici.
Il sistema immunitario. Quello che ho detto vale soprattutto, è qui è l'immunologo che parla, per persone con un sistema immunitario normale che rappresentano il 99% della popolazione.
Quando invece una persona ha un grave deficit immunitario, cellulare o umorale, in questo caso l'evento patologico può correlarsi con un difetto immunitario.
Se per esempio si isola una candida in una donna che ha l'AIDS o un deficit immunitario primitivo, che ha fatto una chemioradioterapia da poco e quindi è immunosoppressa, o ha un diabete e cioè una malattia sistemica che compromette il sistema immunitario, il discorso fatto in precedenza in parte viene a cadere perché l'isolamento di germi assume una notevole importanza.
Lo stesso vale per chi ha subito una nefrectomia (asportazione di un rene) dovuta ad una pielonefrite oppure ha il diabete oppure sta prendendo cortisone in dose elevata per una malattia autoimmune e quindi è immunosoppressa; bisogna stare bene in guardia, perché l'isolamento di un germe all'esame delle urine può avere il suo peso.
Al contrario una persona che ha un sistema immunitario normale non deve temere queste infezioni perché prima o poi vanno via anche nel caso di portatori sani di questi germi.
Esami di laboratorio quando servono. Le infezioni da streptococco, come ad esempio le tonsilliti, vedono spesso una sopravvalutazione da parte di persone che hanno problemi di stress psichici.
Esse sono ossessivamente attente alla loro salute e si fanno quindi di continuo degli esami di laboratorio tenendo d’occhio in particolare le infezioni ricorrenti delle vie respiratorie.
E qui bisogna distinguere: se le infezioni da microrganismi sono collocate nelle alte vie respiratorie come riniti, rinofaringiti, glossiti, laringiti ecc. hanno una scarsa importanza clinica, almeno in generale.
Se invece sono infezioni ricorrenti che interessano le basse vie respiratorie come bronchiti o broncopolmoniti o polmoniti con febbre, allora il discorso cambia e la preoccupazione è quindi giustificata.
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