17/11/1966 - MEDICINA E CHIRURGIA (BARI "ALDO MORO")
02/04/1984 - Albo Provinciale dei Medici Chirurghi di FOGGIA (Ordine della Provincia di FOGGIA) n. 3216
10/07/1968 - DERMOSIFILOPATIA (BARI "ALDO MORO")
23/11/1973 - ALLERGOLOGIA ED IMMUNOLOGIA CLINICA (FIRENZE)
1967 /1 - Medicina e Chirurgia (BARI "ALDO MORO")
Scritto da
Prof. Dr Michele Lomuto
Pubblicato il
30/08/2012
Abbronzatura tutto l’anno: un guaio. Recentemente sono apparse numerose ricerche fatte anche in Australia che hanno evidenziato come l’aumento dell’insorgenza del melanoma sia anche legata alla cattiva abitudine di mettersi sotto le lampade a ultravioletti per ottenere un'abbronzatura tutto l'anno. Le radiazioni ultraviolette danneggiano la pelle che durante l’inverno dovrebbe riparare il danno subito. Se invece si vuole essere abbronzati tutto l’anno non si dà alla pelle questa opportunità, determinando così il fotoinvecchiamento.
Questo significa che l’abbronzatura fa invecchiare precocemente la pelle predisponendola con più facilità al melanoma, al carcinoma spino cellulare e a quello basocellulare, oltre a tutte le altre neoplasie cutanee. Quindi durante l’inverno bisogna far riposare la pelle e prendere il sole solo d’estate.
Gli abbronzanti casalinghi. Questi intrugli sono pericolosissimi, specie quelli ottenuti con la macerazione delle foglie di fico, che molti si spalmano sulla pelle prima di esporsi al sole pensando di abbronzarsi più velocemente. Ma il succo del fico, come anche del finocchio e di altri vegetali, contiene le furanocumarine che sono fotoattivatori e non sapendo la quantità di queste sostanze e le modalità di applicazione c’è chi finisce ricoverato in ospedale ai grandi ustionati. E pensare che fino a pochi anni fa i giornali durante l'estate pubblicavano queste ricette cosiddette “naturali”! Queste soluzioni empiriche non sono altro che la modernizzazione di quello che si faceva, come è descritto nelle piramidi egiziane, già 4000 anni con effetti devastanti.
Sole e abbronzatura. Il sole fa bene alla nostra salute. Uno dei suoi effetti è la liberazione delle endorfine che ci fanno sentire più tonici e gioiosi. Ma per un’abbronzatura senza conseguenze negative il sole va preso d’estate con la protezione solare e una volta tornati a casa va messo il doposole idratante e disinfiammante. Per quanto riguarda poi il prendere il sole per la vitamina D3 antirachitica occorre tener presente uno studio fatto nell'area di Boston alcuni anni fa che ha dimostrato che 3 esposizioni al sole di un quarto d’ora ciascuno di décolleté, mani e al massimo avambracci sono sufficienti a produrre la quantità di vitamina D3 necessaria alla nostra salute. In pratica si tratta di un'esposizione al sole per 45 minuti alla settimana.
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