17/11/1966 - MEDICINA E CHIRURGIA (BARI "ALDO MORO")
02/04/1984 - Albo Provinciale dei Medici Chirurghi di FOGGIA (Ordine della Provincia di FOGGIA) n. 3216
10/07/1968 - DERMOSIFILOPATIA (BARI "ALDO MORO")
23/11/1973 - ALLERGOLOGIA ED IMMUNOLOGIA CLINICA (FIRENZE)
1967 /1 - Medicina e Chirurgia (BARI "ALDO MORO")
Scritto da
Prof. Dr Michele Lomuto
Pubblicato il
31/08/2012
La cura del melanoma. La cura del melanoma consiste nell'asportazione chirurgica. Per quanto riguarda i vaccini, che non servono a prevenire i melanomi, ci sono degli studi per renderli in grado di inibire la formazione di eventuali metastasi. La chirurgia del melanoma è l’unica possibilità in grado di trattarlo, anche se purtroppo c’è ancora chi sostiene che i nei non vadano tolti, sebbene a livello medico circa la cura del melanoma questa convinzione sia stata del tutto abolita, ma a livello popolare ancora persiste.
La chirurgia del melanoma. La superficie asportata dipende dalla tipologia e dalle dimensioni del melanoma. Se è necessario, guardando il risultato dopo un mese dall’operazione, si può eventualmente allargare l’area asportata con un ulteriore intervento. Un tempo si ricorreva ad asportazioni molto ampie che oggi, al contrario, sono particolarmente ridotte. Va comunque tenuto presente che ogni melanoma ha una sua storia.
Un caso particolare. Un esempio significativo è rappresentano dal caso di una signora che aveva da due anni un grosso e malridotto melanoma sotto l'unghia di un dito della mano. All’esame, la prognosi risultò infausta: non più di sei mesi di vita. Di fronte alla donna che escludeva di poter accettare l’amputazione della mano, fu eseguita solo quella dell’ultima falange, dove era presente l'enorme melanoma. Per moltissimi anni la signora si è ripresentata in ospedale ogni anno per un controllo e l'esito positivo dell'intervento è risultato sempre fuori discussione. Al che la signora, andandosene, ci salutava e ci ringraziava di averle salvato la vita. Per questo bisogna rifiutarsi di fare delle prognosi esatte perché la variabilità degli esiti è molto alta.
La procedura terapeutica. Quindi, riassumendo, una buona chirurgia del melanoma con un buon esame istologico e un secondo intervento, qualora il primo non fosse stato sufficiente, sono l’unica cura del melanoma. Se la superficie del melanoma è al di sotto di 0,7 mm, tranne che in casi eccezionali normalmente non si procede all’esame del linfonodo sentinella. Se è superiore, si fa l’esame del linfonodo sentinella senza però crearci un falso senso di sicurezza nel caso che sia negativo, considerando che il melanoma non produce metastasi solo per via linfatica, ma anche per via ematica. Inoltre anche se la via linfatica non sembra essere impegnata talvolta viene saltato il primo linfonodo e attaccato direttamente il secondo o il terzo; ma questi sono casi rari. Comunque il controllo va fatto e poi si procede al follow up perché la cura del melanoma dia i suoi frutti migliori.
ABCsalute S.r.l. ora axélero S.p.A. Copyright 2009 - 2024 ©Tutti i diritti riservati - C.F./Partita IVA IT 07731860966
Sede Legale: via Cartesio, 2 20124 Milano - Cap. Soc. € 68.000,00 i.v - R.E.A. Milano n. 1978319 - N.Telefono +39 02 83623320 - info@axelero.it
Aggiornato al 25/11/2024 - Il sito si finanzia con gli abbonamenti dei medici inserzionisti e non riceve finanziamenti dalla pubblicità o dalla visualizzazione di contenuti commerciali.
Il contenuto editoriale del sito non è influenzato dalle fonti di finanziamento.