1980 - Laurea in Psicologia - indirizzo applicativo (Roma)
08/11/1990 - Albo degli Psicologi del Lazio (Ordine degli Psicologi del Lazio) n. 1943
Esercizio dell'attivita psicoterapeutica
Scritto da
Dott.ssa Paola Vinciguerra
Pubblicato il
04/04/2011
Lo stress è sottovalutato. Nell'ambito di Eurodap (Associazione Europea per il Disturbo da Attacchi di Panico) la Dott.ssa Paola Vinciguerra ha deciso di dedicarsi alla comunicazione perché il grave problema in Italia è di considerare il disagio psicologico con vergogna e di conseguenza negarlo.
L'obiettivo è quindi fare il "fast food" anche del sintomo.
Tutto deve essere breve, tutto deve essere veloce ed è importante un discorso di prevenzione che la Dott.ssa Vinciguerra ha affrontato nel suo recente libro Instant Therapy".
L'intervento con i farmaci. Quando siamo in presenza di sintomi di ansia generalizzata, di gravi meccanismi di controllo o comunque nel caso di sintomatologie fisiche, è chiaro ed evidente che dobbiamo lavorare in tandem con la farmacologia.
Bisogna sempre considerare l'atteggiamento mentale del paziente.
Se uno che ha un mal di stomaco e misura tutto in funzione del suo mal di stomaco e tutte le sue attenzioni sono rivolte al suo mal di stomaco ("oggi ho il mal di stomaco e ieri ne avevo di meno"); naturalmente questa persona non è a rischio di avere un'ulcera perforante fra sei mesi, ma è chiaro che se non la si stacca da questa attenzione ossessiva e non viene abbassato il livello del sintomo essa non è in grado di seguire un ragionamento che riguardi qualcosa di diverso dal sintomo e quindi non è in grado di capire perché è così tesa.
La Dott.ssa Paola Vinciguerra lavora da sempre con i neurologi infatti ad esempio le prefazioni dei suoi libri sono fatte dal professor Lendi, Capo Dipartimento di Neurologia dell'Università "La Sapienza"; quindi non è contraria a un approccio farmacologico ma il farmaco cura solo il sintomo, dopo di che se il problema è a livello emotivo siamo da capo.
Il farmaco è usato perché può essere un aiuto importante per seguire la terapia e può essere importante perché quella persona è veramente a rischio.
Il disagio psicologico. Le tecniche di approccio terapeutico al paziente prevedono terapie specifiche diverse, come ad esempio la terapia cognitivo - comportamentale che si applica nel caso complesso del disagio psicologico.
È una terapia che si basa sull'aiuto da dare al paziente a riorganizzare la percezione della realtà attraverso la riorganizzazione del pensiero cognitivo. Dopo di che si supporta il paziente nella modificazione del suo comportamento.
L'approccio terapeutico differenziato. Se parliamo di patologia l'orizzonte si allarga nel senso che ogni persona, al di là del sintomo, ha una sua struttura di personalità, ha un suo vissuto e di conseguenza l'approccio terapeutico deve essere diverso.
Per questo occorre usarne tanti, come l'analisi dinamica del profondo, la cognitivo-comportamentale, la bioenergetica, la psicologia positiva, l'EMDR (Eye Mouvement Desensitization and Reprocessing - Desensibilizzazione e Rielaborazione attraverso i Movimenti Oculari) , il training autogeno; sono tutti approcci che lo psicoterapeuta deve possedere per poter seguire il paziente nei diversi momenti, nelle diverse fasi e nei diversi bisogni.
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