11/11/1985 - Medicina e Chirurgia (Torino)
17/03/1986 - Albo Provinciale dei Medici Chirurghi di Torino (Ordine della Provincia di Torino) n. 0000013739
Chirurgia
1985 /2 - Medicina e Chirurgia (Torino)
Scritto da
Dr Marco Diena
Pubblicato il
27/07/2012
In questo articolo, continuiamo a parlare di un argomento già affrontato: la cardiochirurgia pediatrica e le cardiopatie.
La Cardiochirurgia pediatrica si occupa della cura chirurgica delle cardiopatie dei bambini anche appena nati.
La chirurgia di precisione. Gli interventi di Cardiochirurgia pediatrica sui neonati richiedono una grande precisione perché i tessuti sono veli e il cuore è molto piccolo.
Un neonato infatti ha un cuore grosso come un’albicocca e una valvola cardiaca ha un diametro come quello di 20 centesimi di euro.
Per intervenire su questi bambini sono quindi necessari sistemi di ingrandimento come occhiali con dei binocolini, per poter lavorare con grande precisione anche su strutture minuscole.
Questa è una delle difficoltà maggiori della Cardiochirurgia pediatrica che richiede una precisione assoluta. Lo stesso vale per applicazioni più complesse come la trasposizione dei grossi vasi, quando ad esempio l’aorta è nella posizione della polmonare e viceversa, dove è necessario reimpiantare le arterie coronarie che hanno diametro di pochi millimetri, con un lavoro di grande precisione che necessita di una grande dedizione.
Il neonato prematuro. In generale l'ecografia neonatale consente di rilevare i difetti maggiori anche nel caso di neonati prematuri sui quali si possono eseguire interventi efficaci.
Io ricorderò sempre il caso di alcuni anni fa di un prematuro di 600 g con un difetto cardiaco grave per un vizio al dotto di Botallo, che di solito si chiude dopo la nascita.
In quel caso rimaneva aperto provocando un flusso di sangue nei polmoni troppo alto, per cui il neonato non riusciva a respirare.
Pesando solo seicento grammi era difficile pensare di poter correggere chirurgicamente questa sua malattia. Tuttavia un'operazione chirurgica a cuore battente, e quindi senza circolazione extra-corporea, è riuscita lo stesso a risolvere il grave problema chiudendo con delle clip il dotto di Botallo e recuperando così il minuscolo bimbo alla vita che poi è cresciuto ed è diventato un bambino normale.
Questo è un esempio di come si possono curare i neonati con la cardiochirurgia pediatrica, cosa che un tempo non sarebbe stata possibile.
Il decorso post-operatorio. La fase dopo l’intervento è molto delicata perché richiede la presenza di specialisti intensivisti, cioè anestesisti, e di cardiologi che si dedicano in modo specifico a seguire questi bambini.
Il decorso post-operatorio della Cardiochirurgia pediatrica è molto facile nelle cardiopatie semplici, come i difetti interventricolari o interatriali, al contrario nei casi più complessi il decorso può essere più impegnativo e i medici devono predisporre sistemi di rianimazione post-operatoria molto sofisticati.
Questo costituisce il lavoro di tutta un’équipe che ruota intorno al bambino malato di cuore.
I Centri specializzati in Cardiochirurgia pediatrica. In Italia ne esistano distribuiti regione per regione in numero assolutamente adeguato.
Il Centro più importante per la quantità e la qualità delle patologie trattate è quello di San Donato Milanese diretto dal Prof. Frigiola che ha anche un rilevante profilo internazionale.
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