11/11/1985 - Medicina e Chirurgia (Torino)
17/03/1986 - Albo Provinciale dei Medici Chirurghi di Torino (Ordine della Provincia di Torino) n. 0000013739
Chirurgia
1985 /2 - Medicina e Chirurgia (Torino)
Scritto da
Dr Marco Diena
Pubblicato il
28/03/2011
Gli esami diagnostici per il cuore. La diagnostica ha fatto negli ultimi anni passi da gigante ed oggi esistono esami diagnostici specifici per ogni tipo di patologia.
In particolare per esaminare la funzione del cuore e gli apparati valvolari, l'esame principe è l'ecocardiografia con l'ecocardiogramma Doppler che è un esame ben riproducibile, molto preciso e con un costo limitato che consente di fare una diagnosi molto accurata del funzionamento di tutti gli apparati valvolari del cuore e anche proprio del ventricolo sinistro e quindi della funzione di pompa ematica.
L'esame delle coronarie. Per valutare le coronarie con esami diagnostici, quello classico che si usa è la coronarografia, che è effettuato con un mezzo di contrasto all'interno delle arterie coronarie e che è stata affiancata negli ultimi anni dalla TAC coronarica.
La TAC coronarica è simile a quella che si usa per esaminare il torace e il cervello ma utilizzando apparecchiature speciali che leggono a 64 strati con sistemi di acquisizione molto rapidi perché il cuore è un organo in movimento e quindi necessita di una TAC molto particolare; questa apparecchiatura consente di vedere le coronarie in tutto il loro profilo.
È un esame un po' meno preciso della coronarografia che viene attualmente consigliato ai pazienti che sono a basso rischio di malattie cardiovascolari.
Se il paziente invece presenta un medio o alto rischio di malattie cardiovascolari si preferisce la coronarografia tradizionale perché in quel caso si può anche procedere con un eventuale intervento di angioplastica ovvero un intervento terapeutico sul restringimento di una o più coronarie.
La TAC coronarica. L'esame delle arterie coronarie con la TAC può essere eseguito solo in alcuni Centri che sono dotati, non solo delle apparecchiature adeguate, ma soprattutto della presenza di un esperto radiologo che si occupa in modo specifico di questo tipo di esame.
Non basta infatti solo la disponibilità dell'apparecchiatura ma è necessario procedere all'analisi dei dati post acquisizione che per la loro complessità richiedono il supporto di un radiologo di grande esperienza.
Ancora in tema di prevenzione, dopo aver visitato migliaia di pazienti, si può constatare che se le persone non fanno alcuna attività fisica arrivano tardi all'osservazione di qualche sintomo.
A mo' di esempio, se tutte le persone ogni tanto facessero quattro piani di scale e riflettessero sul loro grado di tolleranza per questo tipo di sforzo, cioè 3 - 4, potrebbero ottenere un indice molto preciso sulla loro capacità funzionale senza nessun costo sociale.
Il fatto di fare uno sforzo ogni tanto indica al soggetto se è in salute. Perché se prima riusciva a fare quattro piani di scale e il mese dopo no, vuol dire che c'è qualcosa che non va.
In realtà la maggior parte delle persone non fa quattro piani di scale da 20 anni e arriva all'osservazione e agli esami diagnostici spesso in ritardo; arriva magari quando è sintomatico in terza classe funzionale e il cuore cioè è già affaticato o addirittura deteriorato in modo irreversibile.
È quindi fondamentale testare periodicamente la propria capacità funzionale per riscontrare i sintomi al loro apparire.
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