11/11/1985 - Medicina e Chirurgia (Torino)
17/03/1986 - Albo Provinciale dei Medici Chirurghi di Torino (Ordine della Provincia di Torino) n. 0000013739
Chirurgia
1985 /2 - Medicina e Chirurgia (Torino)
Scritto da
Dr Marco Diena
Pubblicato il
27/06/2012
Il bypass coronarico. Questo intervento negli anni si è reso sempre meno invasivo e si è evoluto soprattutto con le tecniche del bypass coronarico arterioso.
Cos’è il bypass coronarico. È la procedura che fa superare le zone ristrette delle coronarie, ovvero le aree stenotiche che hanno cioè un restringimento o che sono chiuse, per mezzo di ponti realizzati o con la vena safena, secondo una tecnica un po' più vecchia, o con le arterie mammarie secondo un protocollo più avanzato.
Queste tecniche consentono al giorno d'oggi di rivascolarizzare il cuore per portare il sangue in modo corretto a tutti i suoi distretti affinché il paziente, nonostante la grave stenosi coronarica, possa tornare a fare la sua attività normale sia lavorativa, sia fisica e sia anche sportiva come tutti gli altri soggetti.
L’intervento chirurgico. È naturale che per questi pazienti è necessario un intervento ad hoc.
Occorre quindi che si rivolgano a specialisti perché valutino il da farsi ma soprattutto a quei Centri che fanno gli interventi più avanzati nell'ambito di questi bypass con i condotti arteriosi.
Cosa fondamentale per i soggetti affetti da malattia coronarica è la necessità che si affidino al cardiologo in strutture cardiologiche sul territorio in modo da avere il giusto trattamento medico con l’angioplastica o con l’intervento chirurgico.
La rete cardiologica nazionale. C'è da dire che esiste una rete in Italia, in ogni Regione, per la cura dell'infarto in fase acuta ovvero per scongiurare un infarto in corso attraverso il 118, l’ambulanza, e il ricovero immediato in strutture che sono attrezzate per riaprire le arterie coronarie in tempo reale 24 ore su 24 per 365 giorni all'anno. Questo è un grande successo della nostra struttura medica perché per evitare l'infarto è proprio necessario un Pronto Intervento che faccia accendere alle strutture cardiologiche e alle sale di emodinamica nel più breve tempo possibile.
La chirurgia cardiaca e il bypass coronarico. Per quanto riguarda la chirurgia va sottolineato che essa ha fatto passi da gigante negli ultimi anni perché consente al giorno d'oggi di operare anche pazienti con le situazioni più complesse, quelli cioè più anziani e con altre malattie, con risultati molto buoni e rischi piuttosto bassi.
Infatti l'intervento di bypass coronarico nei migliori Centri ha un rischio intorno al 3-4%; è chiaro però che il rischio è legato allo stato del singolo paziente e alle altre malattie che può presentare al momento del ricovero.
La prevenzione. In questo caso vuol dire evitare il più possibile il rischio di gravi patologie, come la stenosi coronarica, e noi sappiamo da diversi anni che è possibile seguendo diversi schemi.
Lo schema fondamentale è quello dello stile di vita che vale nel caso dei tumori.
Evitare quindi il fumo che ha un impatto assolutamente negativo sulla salute sia per i polmoni sia per le arterie e per tutto l'apparato cardiovascolare.
È stato calcolato che per ogni sigaretta fumata si accorcia la vita di 4 minuti con un effetto cumulativo.
La prima regola per evitare sia i tumori sia le malattie cardiovascolari, e quindi l'infarto e l'ictus, è quindi escludere il fumo sia attivo che passivo.
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