11/11/1985 - Medicina e Chirurgia (Torino)
17/03/1986 - Albo Provinciale dei Medici Chirurghi di Torino (Ordine della Provincia di Torino) n. 0000013739
Chirurgia
1985 /2 - Medicina e Chirurgia (Torino)
Scritto da
Dr Marco Diena
Pubblicato il
21/12/2012
Proseguiamo dall’articolo precedente a parlare di prevenzione cardiovascolare.
Prevenzione cardiovascolare: pressione e colesterolo. Dopo la prima linea di prevenzione cardiovascolare, rappresentata da uno stile di vita sano, c’è una seconda linea che consiste nel porre attenzione ai propri parametri biologici.
Occorre quindi controllare la pressione arteriosa, che deve essere 120/130 su 80, e il colesterolo nel sangue che deve avere determinati valori, comunque sotto i 200.
Soprattutto dobbiamo avere alti livelli di HDL, che è il colesterolo che protegge, e bassi livelli di LDL che è il cosiddetto colesterolo cattivo.
Prevenzione cardiovascolare: glicemia. Un’altra verifica da fare è quella della glicemia per i soggetti che sono diabetici o comunque che sono predisposti al diabete magari per familiarità.
È quindi necessario controllare la glicemia, che deve essere di 100 mg per decilitro, perché l'alterazione della glicemia porta a danni in tutti i sistemi vascolari, compreso l'occhio e il rene.
Una prevenzione cardiovascolare corretta. Per arrivare a questo risultato noi dovremmo controllare noi stessi almeno quanto controlliamo la nostra automobile.
Per essa facciamo il tagliando ai 20.000, 50.000, 100.000 km ma è a maggior ragione importante essere attenti a fare il tagliando anche per il nostro stato di salute: quindi fare attenzione a tutti i nostri parametri anche se non ci ammaliamo e comunque prima di ammalarci.
Perché tenere bassa la pressione. Il controllo della pressione arteriosa è fondamentale per avere una migliore qualità della vita è una vita più lunga possibile.
Questo perché se la pressione è alta andiamo incontro, negli anni, a diverse malattie e anche a dei rischi, come avere delle rotture di aneurismi o una patologia cardiaca grave.
Come ho detto prima, la pressione arteriosa in un soggetto giovane deve avere la massima intorno ai 120 con una minima tra 70 e 80; nel soggetto adulto i valori normali sono 130 di sistolica e 80 di diastolica; si accetta un lieve aumento nella sistolica, controllando sempre i valori.
Comunque se si superano i 130 di sistolica e gli 85 di diastolica, bisogna recarsi dal medico perché è necessario indagare.
Pressione bassa e dieta. Per mantenere la pressione bassa occorre anzitutto utilizzare meno sale e quindi evitare gli alimenti salati.
È fondamentale sapere che chi assume poco sale ha una pressione più stabile e più bassa, così come chi si ciba di molta frutta e verdura fresca ad alto contenuto di potassio.
Evitare i cibi salati significa fare a meno dei salumi, ridurre la quantità del parmigiano e soprattutto non aggiungere sale ovunque.
Dopodiché se con queste misure dietetiche la pressione rimane alta, e non siamo quindi in grado di mettere in opera la seconda prevenzione cardiovascolare, è indispensabile rivolgersi al medico e fare delle indagini adeguate per evidenziare la causa.
Pressione bassa e farmaci. Quindi, nel caso in cui non sia sufficiente una dieta è necessario, sotto guida del medico, assumere dei farmaci per la terapia della pressione, che vede l’impiego di 1,2 o 3 farmaci e consente di solito di controllare adeguatamente la pressione arteriosa e quindi di attuare la prevenzione cardiovascolare.
Per quanto riguarda la Cardioaspirina, di cui si fa largo uso negli Stati Uniti, bisogna sottolineare che, essendo un fluidificante e un anti-aggregante piastrinico, va usata nei soggetti a rischio di avere degli eventi cardiovascolari e quindi va usata sotto stretto controllo medico.
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