Scritto da
{ES.QUALIFICATION} Vito Noto
Pubblicato il
27/03/2013
L'abbigliamento fa parte di quella serie di attività che riguardano la “cura di sè”, ovvero attività in cui la persona esprime la propria autostima e dignità, il proprio stile e capacità di mettersi in rapporto con il mondo. La cura nell'abbigliamento è segno, più nell'anziano che nel giovane, di una buona immagini di sè.
Le attività collegate all'abbigliamento interessano il movimento corporeo nella sua globalità: l'equilibrio del corpo, i movimenti degli arti superiori e inferiori, i movimenti di tenuta e di presa della mano, i movimenti di coordinazione del tronco, della testa e degli arti.
Per poter svolgere con competenza tali attività occorre essere in grado di distinguere un indumento dall'altro, di usarlo in modo sequenziale (mettere gli indumenti in modo logico, prima i calzini poi le scarpe) e di indossarlo in modo corretto (non confondere il davanti con il didietro). Tutte questa abilità possono essere deficitarie in concomitanza di:
- perdita motivazionale: isolamento, eventi luttuosi, difficoltà embientali e socio-economiche, depressione
- perdita di “strumenti motori”: eventi patologici (artrosi, accidenti cerebro-vascolari, malattie degenerative del sistema nervoso, come la demenza, il Parkinson)
Per aiutare un anziano a recuperare autonomia e a mantenere l'abilità di vestirsi è necessario prevedere delle fasi ben precise.
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