Medicina e Chirurgia (1977)
Albo Provinciale dei Medici Chirurghi di MILANO n° 35641 (Provincia di Milano)
Medicina e Chirurgia (1977)
Scritto da
Dr Claudio Lambertoni
Pubblicato il
25/06/2012
La causa della poliposi nasale è ignota. Allo stato attuale si sa solo che i polipi nasali sono sintomi di una malattia di tipo infiammatorio che colpisce in particolare la mucosa nasale ma la causa di questa infiammazione rimane del tutto ignota.
L’ipotesi immunitaria. Nelle forme più gravi di poliposi nasale si suppone anche l’esistenza di una patologia di tipo immunitario.
In pratica si può infatti trattare di un'infiammazione determinata dall'organismo che non riconosce come proprie, parti della mucosa nasale.
È il caso di una sindrome molto particolare, molto rara, che si chiama Sindrome di Churg-Strauss (vasculite sistemica).
Cos’è la poliposi nasale. Il polipo nasale è una sorta di “gonfiore” della mucosa nasale e in sostanza è un'estroflessione, quindi una fuoriuscita all'esterno della mucosa nasale stessa che riveste le cavità ossee che stanno in contatto con il naso e le fosse nasali.
Non è un tumore, non è quindi una formazione neoplastica, ma è una mucosa gonfia che, in termine tecnico, viene definita iperplastica.
I sintomi più frequenti. Sono rappresentati prevalentemente dall'ostruzione nasale progressiva, quindi da un naso tappato, da un naso otturato.
Esistono anche sintomi di tipo secondario come la diminuzione dell'olfatto, tecnicamente definita ipoosmia, o la totale perdita dell'olfatto, o anosmia, e può verificarsi anche una diminuzione parziale del gusto detta ipogeusia.
I recettori nasali. L’olfatto e il gusto sono gestiti da recettori, situati nella mucosa nasale, di tipo misto, ovvero olfatto-gustativi, oltre che ovviamente, per quanto riguarda il gusto, da recettori situati nella mucosa della lingua.
Se i recettori non vengono stimolati dall'aria inalata perché il naso è tappato, sono deficitari e possono quindi determinare una perdita sia dell'olfatto sia del gusto.
Altri sintomi. Un sintomo meno importante e meno frequente è rappresentato dalla continua discesa di muco in gola, e per l’esattezza in faringe, che viene definito “mucorrea retronasale”.
Altri sintomi meno frequenti, rapportati di più a complicanze infiammatorie di tipo sinusitico che si sovrappongono anche a una poliposi nasale , sono poi la cefalea ed eventualmente, in alcuni periodi, il rialzo della temperatura.
La terapia medica. La cura si suddivide in due grandi capitoli: la terapia medica e la terapia chirurgica.
La terapia medica è in grado solo di arginare il fenomeno, talvolta di rallentarlo e di diminuire i sintomi provocati dai polipi nasali.
Essa si fonda soprattutto sull'utilizzo di spray nasali a base di cortisone.
Il polipo nasale ha un abbondante contenuto di liquidi e il cortisone, riducendo questi liquidi, fa diminuire di dimensione il polipo.
Nelle forme più gravi, dalla terapia locale con spray nasale, che viene definita topica, si passa alla terapia sistemica sempre con cortisone, utilizzando la somministrazione per via orale o intramuscolare.
In questo secondo caso il cortisone agisce in modo molto più efficace perché, attraverso il sangue, raggiunge direttamente l’interno dei seni paranasali dai quali generalmente nascono i polipi.
Ovviamente però esistono tutte le controindicazioni all’utilizzo del cortisone per via sistemica.
Una seconda terapia medica. La poliposi nasale può anche essere curata con l'asportazione delle secrezioni della mucosa nasale, che ristagnano nelle fosse nasali, mediante i lavaggi nasali con soluzioni saline.
Ovviamente si tratta solo di una terapia di supporto perché la terapia più importante si basa comunque sull'utilizzo del cortisone.
Altre terapie mediche possono essere anche basate sull’uso di antibiotici che tuttavia servono solo a contrastare le complicanze sinusitiche.
L’inevitabile terapia chirurgica. Bisogna ricordare che la poliposi nasale è una patologia di tipo evolutivo e quindi lentamente nel tempo tende a peggiorare nonostante le terapie mediche.
Per cui si passa inevitabilmente alla soluzione chirurgica.
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