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Prof. Dr Leonardo M. Fabbri

Medico Chirurgo Specializzato in Tisiologia e Malattie dello Apparato Respiratorio

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laurea

    1972 - Medicina e Chirurgia

    Specializzazione

    1975 - Medicina del Lavoro

    1978 - Malattie dell'Apparato Respiratorio


L’asma è una sindrome caratterizzata da crisi respiratorie

L’asma può avere crisi respiratorie molto gravi

Scritto da
Prof. Dr Leonardo M. Fabbri

Pubblicato il
08/08/2012

Cos’è l’asma. Sostanzialmente l'asma è una sindrome.

Nella maggioranza dei casi si tratta di una sindrome facilmente identificabile, diagnosticabile e curabile.

Nel senso di non guaribile in assoluto ma curabile, e cioè la si può tenere sotto controllo anche se in una piccola percentuale di casi, sotto il 5%, richiede un'attenzione medica specialistica continua.

Sotto l'1% è veramente grave e richiede l'uso del cortisone per via sistemica (per bocca o per iniezione), ha effetti collaterali, è veramente preoccupante anche perché può essere accompagnata da crisi respiratorie  molto gravi.

Il gruppo di ricercatori da me diretto ha acquisito una tale esperienza nell’ambito delle diverse forme di asma da aver contribuito alla definizione delle linee guida e del loro aggiornamento sotto il profilo diagnostico e terapeutico.

 

I sintomi dell’asma. Sono rappresentati dalla comparsa transitoria di episodi come la mancanza di respiro accompagnata da ostruzione bronchiale o da respiro sibilante.

L’asma è più frequente nei bambini e negli anziani; nei primi si può confondere con le infezioni virali mentre negli anziani si può scambiare con la broncopneumopatia cronica ostruttiva.

In queste due popolazioni estreme la patologia raggiunge circa il 10% dei soggetti mentre nel resto della popolazione la media è nell’ordine del 5%.

 

La diagnosi dell’asma. Nella diagnosi dell’asma la storia clinica ovviamente la fa da padrone.

Essa inizia infatti con il paziente che dichiara di avere delle crisi di mancanza di respiro o di tosse soprattutto al mattino presto o dopo uno sforzo.

In presenza di questo sospetto diagnostico, che ancora una volta deriva essenzialmente dalla storia del paziente, si devono fare delle procedure diagnostiche, la più importante delle quali è confermare che di asma si tratti, mediante prove funzionali respiratorie.

Queste prove sono essenzialmente la spirometria, che come dice la parola significa misurazione del respiro, e se questa misura mette in evidenza che il paziente è chiuso, cioè ostruito, si dà un farmaco broncodilatatore e antiasmatico; dopodiché si rimisura la funzione respiratoria e se l’ostruzione è stata rimossa, la diagnosi di asma è confermata: infatti è la prova che si tratta di crisi respiratorie  ricorrenti con mancanza di respiro insieme a ostruzione bronchiale reversibile al trattamento.

 

In un articolo seguente parleremo del paziente asmatico e del ruolo dello pneumologo.



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