29/11/1984 - Medicina e Chirurgia (Roma)
27/06/1985 - Albo Provinciale dei Medici Chirurghi di Roma (Ordine della Provincia di Roma) n.36084
15/07/1988 - Oftalmologia
1985 /1 - Medicina e Chirurgia (Roma)
Scritto da
Prof. Dr Andrea Cusumano
Pubblicato il
27/03/2013
Cos’è la cataratta. L’occhio ha una lente naturale, che è collocata dietro l’iride e la pupilla con la funzione di mettere a fuoco la luce sulla retina nella parte posteriore dell’occhio. Essa funziona più o meno come la lente di una macchina fotografica che aggiusta il fuoco dell’occhio e la conseguente definizione dell’immagine.
Una cataratta si forma quando questa lente si opacizza in seguito ad un normale processo di invecchiamento o come risultato di complicazioni derivanti da altre condizioni.
Circa la metà della popolazione presenta una cataratta all’età di 65 anni e più o meno tutti sopra i 75 anni di età ne hanno almeno una.
Cataratta e cecità. Oggi la cataratta è una delle principali cause di cecità nei paesi sottosviluppati.
In Europa e negli U.S.A. si consiglia un intervento di chirurgia correttiva non appena la cataratta è tale da determinare un peggioramento della visione.
La chirurgia della cataratta è una delle chirurgie oculari più comuni. Negli ultimi decenni è stata sottoposta a un decisivo miglioramento a seguito dell’introduzione di una nuova tecnica chirurgica denominata facoemulsificazione, basata sull’uso di tecnologie ad ultrasuoni. Attualmente la chirurgia della cataratta in genere viene effettuata in regime ambulatoriale.
Il paziente il più delle volte viene sottoposto all’intervento con un’anestesia locale, talora associata ad una lieve sedazione che serve semplicemente a ridurre lo stress psicologico derivante da ogni tipo di chirurgia.
La procedura chirurgica. Durante l’esecuzione della procedura chirurgica, viene effettuata una piccola incisione sulla superficie dell’occhio. Il chirurgo quindi rimuove la lente opacizzata utilizzando un manipolo ad ultrasuoni per frammentarla e simultaneamente rimuoverne i frammenti.
Normalmente viene impiantato un cristallino artificiale (IOL) che si sostituisce a quello naturale opacizzato.
La IOL artificiale non si opacizzerà mai più: essa infatti durerà per sempre.
Per mantenere nel tempo la visione nitida riottenuta con l’intervento chirurgico, può essere necessario eseguire un singolo trattamento laser del sacco capsulare che supporta la IOL impiantata, opacizzatosi a seguito di una progressiva fibrosi.
Come tutte le procedure chirurgiche, quella della cataratta non è completamente esente da rischi, ma viene comunemente effettuata in tutto il mondo ed è generalmente sicura, specialmente se viene praticata da un chirurgo molto esperto.
La teoria applicata dal Dr Cusumano è quindi “nessun compromesso con la sicurezza”.
Sono indispensabili: Il Dr Cusumano considera indispensabili:
l’uso delle più moderne tecnologie ultrasoniche;
l’iniezione intraoculare delle migliori sostanze viscoelastiche oggi esistenti per preservare al meglio l’integrità corneale durante l’esecuzione della chirurgia;
l’impianto di IOL sperimentate nel corso degli anni, dotate di una superiore biocompatibilità e migliori proprietà refrattive.
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