29/11/1984 - Medicina e Chirurgia (Roma)
27/06/1985 - Albo Provinciale dei Medici Chirurghi di Roma (Ordine della Provincia di Roma) n.36084
15/07/1988 - Oftalmologia
1985 /1 - Medicina e Chirurgia (Roma)
Scritto da
Prof. Dr Andrea Cusumano
Pubblicato il
08/10/2012
Il foro della macula retinica è una grave malattia della retina che, anche se è stata già trattata, merita un ulteriore approfondimento.
Il foro della macula retinica infatti interessa la porzione più importante della retina, quella centrale, preposta alla visione più dettagliata che ci permette di riconoscere i particolari più dettagliati delle immagini che ci provengono dall'ambiente esterno e che sono proiettate sulla retina da cui poi, attraverso il nervo ottico, sono trasmesse alla corteccia cerebrale.
Le cause. Il foro della macula retinica, come abbiamo sottolineato in precedenza, può essere la risultanza di più fattori.
Il più importante è l'edema maculare cosiddetto cistoide, che avviene per patologie di carattere infiammatorio, uveiti posteriori, conseguenze post chirurgiche, la sindrome di Irwine - Gasse, eventi traumatici o anche l’evoluzione progressiva di un Pucker maculare.
Tutte queste possano portare alla formazione di un foro lamellare che può avvenire in fase brusca e immediata o può determinarsi attraverso tappe successive, passando da un foro maculare lamellare, quindi incompiuto, fino ad evolversi in un foro maculare a tutto spessore.
I sintomi. Se il paziente si accorge di avere un'alterazione delle immagini centrali, con un importante scadimento della qualità visiva, deve contattare un centro di riferimento perché è possibile che ci troviamo in presenza di un foro maculare.
La diagnosi rileva che la compromissione visiva del paziente deriva dal fatto che una delle porzioni più importanti della struttura retinica, e cioè i fotorecettori (coni e bastoncelli), e lo strato cosiddetto giunzionale I/S-O/S (In Segment - Out Segment) sono alterati.
La terapia chirurgica. Il foro della macula retinica può essere trattato nella maggioranza dei casi se, in tempi rapidi, si procede ad un intervento chirurgico.
Questo consiste in una vitrectomia via “pars plana”, anatomicamente una zona situata a circa 3,5 - 4 mm dal limbus corneale.
Il tipo di operazione. Si tratta di un intervento intraoculare e perciò invasivo, ma l’elevato livello di miniaturizzazione strumentale fa in modo che oggi il bulbo oculare, anche nel caso di un foro della macula retinica, possa affrontare il recupero post operatorio con un decorso praticamente inesistente e con rischi chirurgici che si approssimano allo zero anche nel caso di questa grave malattia della retina.
Esaminiamo le caratteristiche dell’intervento chirurgico nell’articolo seguente.
ABCsalute S.r.l. ora axélero S.p.A. Copyright 2009 - 2024 ©Tutti i diritti riservati - C.F./Partita IVA IT 07731860966
Sede Legale: via Cartesio, 2 20124 Milano - Cap. Soc. € 68.000,00 i.v - R.E.A. Milano n. 1978319 - N.Telefono +39 02 83623320 - info@axelero.it
Aggiornato al 05/11/2024 - Il sito si finanzia con gli abbonamenti dei medici inserzionisti e non riceve finanziamenti dalla pubblicità o dalla visualizzazione di contenuti commerciali.
Il contenuto editoriale del sito non è influenzato dalle fonti di finanziamento.