29/11/1984 - Medicina e Chirurgia (Roma)
27/06/1985 - Albo Provinciale dei Medici Chirurghi di Roma (Ordine della Provincia di Roma) n.36084
15/07/1988 - Oftalmologia
1985 /1 - Medicina e Chirurgia (Roma)
Scritto da
Prof. Dr Andrea Cusumano
Pubblicato il
27/09/2010
La visione in 3D. La visione in 3D, ovvero in tre dimensioni, non porta nessun danno a meno che non si faccia un uso inappropriato, come ad esempio nelle sale cinematografiche, degli strumenti utilizzati.
I rischi della visione in 3 D. L'unico rischio è che si trasferisca dagli occhiali, a una zona vicina all'occhio, qualche elemento contaminante come il virus della congiuntivite o come il virus erpetico o una patologia trasmissibile per contatto.
I consigli. Al di fuori del contatto l'unico problema può essere quello di un affaticamento visivo importante che tuttavia passa nel giro di pochi minuti da quando vengono allontanati gli occhiali.
Nessuna limitazione quindi alla visione in 3 D se non il consiglio di utilizzare occhiali personali per evitare contaminazioni causate da utenti terzi.
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