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Prof. Dr Andrea Cusumano

Medico Chirurgo specialista in Oftalmologia

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laurea

    29/11/1984 - Medicina e Chirurgia (Roma)

    Iscrizione all'albo

    27/06/1985 - Albo Provinciale dei Medici Chirurghi di Roma (Ordine della Provincia di Roma) n.36084

    Specializzazione

    15/07/1988 - Oftalmologia

    Abilitazione

    1985 /1 - Medicina e Chirurgia (Roma)


Visione: un meccanismo molto complesso la determina

Scritto da
Prof. Dr Andrea Cusumano

Pubblicato il
27/09/2010

Visione e farmaci. Innanzitutto bisogna sapere che ci sono farmaci che danno realmente delle alterazioni funzionali a livello oculare e in particolare a livello della microcircolazione.

E poi ci sono dei fotoricettori che possono costituire delle cellule bersaglio di alcune terapie farmacologiche. 

 

Visione e allucinazioni. Peraltro ci sono delle rappresentazioni visive che in realtà partono a livello corticale, le famose allucinazioni visive, che però non hanno un presupposto anatomico a livello oculare.

Le vere e proprie allucinazioni visive, e non le allucinazioni psicotiche, sono tuttavia sempre provocate dal'utilizzo di farmaci che agiscono chimicamente a livello corticale e anche di corteccia occipitale, mentre invece lo stimolo che porta a comporre una visione nasce attraverso un percorso molto più articolato. 

 

Come nasce la visione. Esiste un pigmento fotosensibile, che si chiama rodoxina, che è impilato nei coni e nei bastoncelli.

Il pigmento viene degranulato in funzione di uno stimolo luminoso.

Quindi da uno stimolo fisico, la luce, deriva una degranulazione chimica, quella della rodoxina.

A questa degranulazione fa seguito la liberazione di alcuni ioni negativi che, per via retrograda, percorrono la retina e il nervo ottico e si scaricano sulla corteccia occipitale.

Ciascuno di essi concorre a comporre l'immagine.

Ovviamente un farmaco può saltare la catena normale del processo ed avere come target diretto la corteccia visiva dando una stimolazione che non è consona. 

 

Le attuali conoscenze. I meccanismi d'interazione tra la corteccia visiva, la retina e il controllo corticale sono un fenomeno biologico di cui oggi conosciamo forse un centomiliardesimo dell'efficacia.

Quindi quelle che sono le conoscenze di oggi faranno sorridere fra trent'anni e fra duecento rappresenteranno la preistoria e ci faranno fare delle figure barbine.

In questa materia siamo effettivamente ai primordi, siamo lontani anni luce.

Mentre conosciamo benissimo la fisiologia oculare noi conosciamo pochissimo la fisiologia delle interazioni corticali e del nostro sistema nervoso.



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