30/10/1975 - Medicina E Chirurgia (Roma "La Sapienza")
14/04/1976 - Albo Provinciale dei Medici Chirurghi di Roma (Ordine della Provincia di ROMA)
18/07/1984 - Oncologia
16/03/1981 - Medicina Interna
1976 /1- Medicina e Chirurgia (Roma "La Sapienza")
Scritto da
Prof. Dr Francesco Cognetti
Pubblicato il
30/11/2011
Fonti:
Prof. Francesco Cognetti - Regina Elena – Roma (Vedi Link)
2nd International Meeting on News Drugs in Breast Cancer (Vedi Link)
La terapia ormonale antitumorale è uno dei tipi di cura medica per debellare o almeno fermare il carcinoma della mammella.
Questa soluzione terapeutica viene utilizzata per trattare le neoplasie epiteliali, ovvero le forme di cancro attinenti a organi che si sviluppano e funzionano biologicamente sotto il controllo degli ormoni, come la mammella, l’endometrio e la prostata.
Sono tumori che hanno, sotto il profilo quantitativo, un'incidenza del 20 - 25% sull'insieme delle neoplasie che riguardano la popolazione adulta.
Gli estrogeni: bersaglio della terapia ormonale antitumorale. Questo tipo d’intervento curativo prevede l'uso di farmaci particolari che hanno la proprietà di interferire con l'attività degli ormoni estrogeni.
Infatti quando le cellule tumorali si attivano per assorbire gli estrogeni e potersi moltiplicare, la soluzione più efficace per impedirne il micidiale sviluppo è senza dubbio quella di negare loro queste sostanze basilari.
I meccanismi della terapia ormonale antitumorale sono essenzialmente due:
1. Con gli antiestrogeni sbarrare la strada alle cellule tumorali verso l’utilizzo degli estrogeni
2. Con gli inibitori dell’aromatasi, l’enzima preposto alla biosintesi degli estrogeni, bloccarne la produzione.
Entrambi i farmaci – antiestrogeni e inibitori dell’aromatasi – agiscono legandosi a dei recettori; tanto più alta è presenza di questi ultimi nelle cellule tumorali e tanto più efficace è l’azione terapeutica dei primi.
Differenza fra terapia ormonale antitumorale e chemioterapia. La terapia ormonale antitumorale si differenzia dalla chemioterapia perché ha un numero minore di effetti collaterali; inoltre in qualche caso riduce addirittura alcuni sintomi, come dolore, nausea e anoressia, derivanti da neoplasie che presentano metastasi ormai diffuse.
Per questa ragione la terapia ormonale antitumorale assicura al paziente una buona qualità di vita.
Gli effetti palliativi. È utile evidenziare che la terapia ormonale antitumorale è soprattutto un trattamento citostatico, che blocca cioè la riproduzione delle cellule, con effetti palliativi e quindi di contenimento della sofferenza del paziente.
Con questa terapia non è chiaramente possibile guarire pazienti che presentano purtroppo metastasi clinicamente ormai conclamate, ma in ogni caso è possibile frenare lo sviluppo clinico delle micro-metastasi da carcinoma della mammella operato in forma radicale, come risulta evidente negli studi relativi alla terapia adiuvante.
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