Aumento del seno con le staminali

Gentile signora, si tratta di procedure ancora poco conosciute ( personalmente le utilizzo con successo ) che prevedono il prelievo del grasso ( almeno 500 cc ) dai siti donatori e il reimpianto dopo un particolare trattamento di concentrazione. Due sono le metodiche: una deriva dalla meglio nota centrifugazione che serve ad allontanare la fase liquida ( ematica e sierosa ) e la fase oleosa affichè il volume impiantato sia "reale" e non virtuale e la percentuale di attecchimento delle cellule impiantate sia più elevata possibile ( lipostruttura ) Un'altra metodica che prevede un kit dedicato e che per questo motivo ha un costo maggiore ( circa due mila euro il costo del kit ) offre più garanzie di attecchimento e più concentrazione delle staminali. Rischi non ce ne sono. Il limite di questa metodica consiste nella quantità necessaria di grasso che serve per ottenere l'aumento desiderato del seno, e l'eventualità di ripetere almeno un'altra volta la procedura, per raggiungere il risultato sperato. Quindi, problemi di pazienza ed economici a parte, considero la metodica assolutamente sicura e proponibile come alternativa alla protesizzazione che invece non è scevra da complicazioni. Mi piacerebbe visitarLa. Il mio num di cell è il seguente: 335 459194, cordiali saluti Dr Giovanni Ponzielli chirurgo plastico ed estetico in Milano

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D'accordissimo col collega sul lipofilling, tecnica nuova usata nella mammella sana a scopo estetico, tecnica già adoperatat per riempire difetti del corpo e del volto o degli esiti di mastectomia, personalmente dal 1995. Adesso, dopo l'analisi delgi effetti delle cellule staminali presenti nel tessuto adiposo, anche esteso a trattare alcune patologie.
Diverso completamente è il sistema, l'apparecchiatura, che concentra di 30-50 volte di più la quota di cellule staminali e fattori di crescita. Non è quindi più un traserimento, innesto, di un tessuto umano con fisiologiche quantità di fattori rigerenanti ma un vero e proprio bombardamento di stimoli alla proliferazione cellulare che vengono inseriti a diretto contattto della ghiandola mammaria di una donna, cellule epiteliali normali e potenzialmente anche focolai silenti di cellule displasiche, in procinto di trasformarsi in cellule tumorali.
Le mie osservazioni non sono frutto delle mie personali considerazioni ma queste perplessità ed incertezze sono state pubblicate su riviste scientifiche (opinione dei chirurghi plastici del MD Anderson Cancer Center ospedale statunitense specializzato nella cura del cancro) oppure espresse da alcune Società di Chirurgia plastica, mi pare quella francese.
Ricordo che il cancro al seno è la patologia neoplastica più frequente nella donna.
Pertanto, questa interessantissima nuova metodica sviluppata da
azienda Cytori, è stata utilizzata per studi clinici su donne già
affette da tumore mammario, con risultati promettenti, ma cominciati solo
dal 2006 su pochi casi. Non esistono studi a lungo termine. Non esiste
alcuna garanzia che in donne sane non possa creare danni al tessuto
ghiandolare o peggio stimolare la crescita di tumori al seno. Soprattutto
quando usata per aumenti indiscriminati a scopi puramente estetici ed in
giovani donne. L'esposizione a potenziali rischi di crescita cellulare dura
per anni e non è possibile saperlo se non dopo almeno dieci anni. Attenzione
quindi a pensar che la soluzione che viene presentata come più semplice,
naturale ed innovativa da medici più interessati al proprio portafoglio che
alla salute a lungo termine delle loro pazienti sia davvero priva di
rischio. Anch'io penserei che non sia pericolosa ma al momento non è documentabile, e quindi inviterei alla cautela per l'impiego a scopo estetico nella mammella. Per questo la sperimentazione è
stata svolta su donne con rischio oncologico già presente oppure su donne
mastectomizzate, ovvero senza mammella. Pertanto, situazioni ben diverse e
non omologabili a quelle che presentano donne sane e con mammelle integre.
Magari non succederà nulla di grave, si spera, e davvero la scommessa sarà vincente ma nessuno può oggi saperlo! Aspetteremo gli studi epidemiologici sulla popolazione femminile che
potranno tra 10-20 anni dimostrare se una maggiore incidenza di tumori
mammari si è verificata o meno fra le donne sottoposte a Celution rispetto
alla popolazione indenne da tale trattamento. Per le protesi di silicone,
che erano e sono composte da materiale inerte, cosa ben diversa dal mix
biologico di cui si parla tanto oggi, l'assenza di rischio oncologico è
stata accertata da studi scientifici su migliaia di casi a distanza di
almeno 10-20 anni. Le mie analisi traggono spunto dall'esperienza maturata in oltre 15 anni di lavoro come chirurgo plastico dell'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano.

dott. Egidio Riggio

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Dr Egidio Riggio

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Ovviamente non ha trovato dove fare questo tipo di trattamento, che è tutt'oggi un'ipotesi futuribile. L'unica alternativa oggi attuale, oltre all'impianto di protesi, è l'infirltrazione di acido ialuronico. che è indicata in particolar modo nei seni non troppo grandi e che richiede dei ritocchi annuali in quanto il filler viene riassorbito gradualmente.
Per altre informazini telefoni al numero 335.5300454. Cordiali saluti dr.Peroni Ranchet

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Dr Alberto Peroni Ranchet

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