Ranelato di stronzio, ulceree esofagee ed interventi dentali

Salve a tutti. Sono una donna di 65 anni, in menopausa da circa 10 anni, e soffro di osteoporosi a livello lombare e femorale. Ho assunto alendronato 70 mg 1 cp alla settimana continuativamente per gli ultimi 5 anni, con modesti miglioramenti del quadro densitometrico osseo (alla MOC). Purtroppo, per motivi di intolleranza gastrica, non ho potuto assumere supplementazione con calcio. Soffro inoltre di ernia jatale da circa 8 anni e ad un'ultima EGDS è stata riscontrata la presenza di 2 ulcerazioni esofagee, risolte con assunzione di PPI. Successive indagini (ph-manometria) hanno escluso la presenza di MRGE. Sospettando una relazione tra l'assunzione di alendronato e le ulcerazioni esofagee, l'endocrinologo ha deciso di sospendere i bisfosfonati ed ha optato per l'assunzione di ranelato di stronzio (1 busta 2 g/die). La mia domanda è la seguente: data la presenza di ernia jatale, può il ranelato di stronzio cagionare ulcerazioni esofagee come si è supposto per l'alendronato? Inoltre, devo sottopormi ad interventi di rimozione dentale fin'ora post-posti, considerato il rischio di necrosi ossea dovuto all'assunzione di alendronato; esiste lo stesso rischio per il ranelato di stronzio? Dopo quanto tempo dall'assunzione di bifosfonati è possibile sottoporsi a procedure dentali invasive?

Grazie in anticipo per l'attenzione.